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la Spuntala Spunta
Home » Blog » Erano in due gli attentatori di Federico Luciani.

Erano in due gli attentatori di Federico Luciani.

RedazioneRedazione30/10/20244 Mins Read
Il Suv contro il quale sono stati esplosi i colpi di pistola

Stanno emergendo i primi dettagli e le prime indiscrezioni sulla sparatoria avvenuta ieri in tardo pomeriggio a Velletri e che ha visto il ferimento di Federico Luciani.

Sarebbero stati due giovani gli autori materiali del ferimento. Uno a bordo di uno scooter bianco ritrovato nei pressi della palestra, su via Sant’Anatolia in una viuzza interna, l’altro a piedi con una felpa rossa, trovata anche questa poco distante.

Il motorino, risultato essere stato rubato a Napoli, lo scorso settembre, era stato notato da alcuni dei ragazzi che nel pomeriggio frequentano la palestra in via Sant’Anatolia, con a bordo un ragazzo con un casco ma visibile dal colore della pelle olivastro, forse un nordafricano.

Era stato notato fermo in sella allo scooter, all’ingresso del piazzale in alto come se attendesse qualcosa o qualcuno.

Secondo alcune indiscrezioni, sulle quali gli inquirenti dovranno approfondire, sarebbe arrivata una telefona per invitare Luciani ad uscire “perchè dobbiamo parlare“. Resta il fatto che ad un certo punto uno dei Luciani, Federico è andato verso il Suv bianco ed sarebbe stato affrontato da un altro giovane con una felpa col cappuccio calato sul viso. Federico Luciani ha forse intuito che qualcosa non andava e sembra, dalle prime ricostruzioni, che abbia tentato una reazione, ma il presunto killer ha esploso dei colpi di pistola, due dei quali hanno raggiunto la vittima ad una gamba.

Si è sviluppato un parapiglia con urla e grida dei presenti, tra cui anche una ragazza rimasta impietrita di fronte all’accaduto rimanendo sconvolta.

Mentre i presenti, tra cui il fratello Valentino, portavano soccorso al ferito, i due scappavano col motorino abbandonandolo di li a poche centinaia di metri, per poi scappare, forse con l’aiuto di un terzo complice, dileguandosi.

Il Luciani veniva immediatamente trasportato in ospedale a Velletri, mentre sul posto in pochi minuti si precipitavano le volanti del Commissariato di Polizia e successivamente la Squadra Mobile e la Polizia scientifica.

Gli inquirenti hanno potuto visionare i filmati delle telecamere di sorveglianza che monitorano l’area della palestra, verificando i fotogrammi della sparatoria.

Il dr Travaglini che coordina le indagini per conto della Procura della Repubblica di Velletri, ha lavorato insieme alla Polizia fino a tarda sera per cercare di ricostruire il quadro dell’accaduto e per avviare le indagini del caso ed anche la ricerca dei presunti assalitori.

Cosa può aver portato due giovani a gambizzare Federico Luciani? Cosa si nasconde dietro questa sparatoria? Per ordine di chi è stata commissionata? Cosa si cela dietro a questo episodio di criminalità?

Sono domande alle quali gli inquirenti dovranno provare a dare una risposta. Ma quanto è accaduto sembra proprio non essere una casualità, anche per le vicende che hanno visto protagonisti, in negativo, proprio i Luciani.

Le amicizie con Arapaj, prima amico e poi nemico di Demce, oggi entrambi in carcere, personaggi legati al traffico di stupefacenti, non solo nella cronache cittadine, ma nazionali, mondo nel quale hanno avuto un ruolo anche i fratelli Luciani e non di secondo piano.

Una vicenda apparsa anche nella trasmissione de la7 nel programma “100 minuti” nella quale il giornalista d’inchiesta Alberto Nerazzini aveva squarciato un velo sul traffico di droga che partendo da Roma si era radicato con i due albanesi ai Castelli e precisamente a Velletri e sono rimaste impresse le affermazioni di uno di Luciani rivolte a Demce a favore di telecamera.

Un episodio che ha dettato vasta eco in città che questa mattina si è svegliata con tanti interrogativi riguardo a questa vicenda che non può essere derubricata ad un mero episodio di delinquenza comune.

Le indagini sono comunque in corso e non sono esclusi nelle prossime ore, ulteriori sviluppi.

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