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Home » Blog » Cori, Borgo Protetto: il nervo scoperto dell’amministrazione De Lillis

Cori, Borgo Protetto: il nervo scoperto dell’amministrazione De Lillis

RedazioneRedazione03/02/20255 Mins Read
L'area dove dovrebbe sorgere il Borgo Protetto

Si è svolta la commissione trasparenza sul Borgo Protetto e non sono mancati i colpi di scena, tra cui la dichiarazione del sindaco che sarebbe intenzionato ad agire contro la vigilessa che ha redatto il verbale dell’incendio che ha visto coinvolto il terreno oggetto dell’intervento urbanistico.

Sarebbe forse la prima volta che un Sindaco denunci un suo dipendente a posteriori per un evento accaduto nel 2022 e che oggi rischierebbe di far saltare un “affare” milionario ma non certo per i cittadini di Cori.

Intanto il Sindaco che ha presenziato alla commissione ha affermato che la commissione non essendosi mai insediata non poteva essere convocata.

“Questo fatto la dice lunga sulle volontà dell’Amministrazione – sottolinea la Consigliera de L’Altra Città, Germana Silvi che ha convocato la commissione trasparenza sul Borgo Protetto – Di fronte a numerose richieste di chiarimenti, accesso agli atti, osservazioni alle quali l’amministrazione non ha mai dato risposta, in qualità di Presidente uscente, sono stata costretta a convocarla per consentire l’insediamento“

“In realtà – precisa Germana Silvi – per quel che ne sappiamo, il GIOMI Village sarebbe un cittadella chiusa, dove le necessità degli ospiti verrebbero soddisfatte tutte al suo interno: case in affitto, bar, ristoranti, negozi, teatro, sala convegni, palestra, piscina. I rapporti con il territorio sarebbero veramente minimi“.

“Purtroppo però il progetto non è stato mai reso pienamente pubblico– dice la Silvi – e questa è una delle ragioni per le quali abbiamo convocato la commissione trasparenza. La prima questione rilevata immediatamente è stata l’assenza, in Commissione, dei tecnici comunali. Presente solo l’attuale responsabile comunale dell’Urbanistica, ma non il precedente responsabile che si è, a lungo, opposto al procedimento semplificato in quanto aveva rilevato l’abnormità delle dimensioni urbanistiche del progetto: ben 34mila nuovi metri cubi di nuove costruzioni su un piano regolatore che già ne consente circa 400mila. Durante la Commissione non è stato chiarito se la contrarietà dell’Ufficio urbanistica sia mai stata superata durante la conferenza dei servizi, il Sindaco si è limitato a parlare di altre cose non attinenti.“

“Altra mancanza da registrare è la mancanza di interventi da parte dei consiglieri di maggioranza, lasciando la gestione dell’intera seduta al Sindaco. Ha parlato solo il Sindaco De Lillis sostituendosi, nei fatti, ai tecnici dell’urbanistica e del SUAP.” Aggiunge la Silvi

“Ragionevole pensare che i membri di maggioranza della Commissione, Annamaria Tebaldi, Sabrina Pistilli e Chiara D’Elia, non avessero alcuna specifica conoscenza degli atti e di come fossero stati elaborati. Non abbiamo avuto neanche il piacere di conoscere le posizioni dell’assessore all’urbanistica, Elisa Massotti “

“Nel merito, come Presidente della Commissione, ho portato all’attenzione 17 punti su aspetti ritenuti molto controversi. In sintesi, secondo il sindaco, l’incendio non c’è stato e durante la Commissione ha fatto verbalizzare che: “La relazione della Polizia Locale redatta dal dipendente Silvia Moroni è inattendibile. Mi riservo di agire nelle sedi opportune”.

Quindi il sindaco De Lillis si dovrebbe preoccupare anche di agire nei confronti dei Vigili del Fuoco che sono intervenuti per lo spegnimento. Un incendio nel quale, vale la pena ricordarlo, è in corso un procedimento giudiziario di risarcimento danni da parte di un confinante che si è ritenuto danneggiato dal fuoco partito dall’area dove si vorrebbe costruire il famoso Borgo Protetto.

“A seguire il tardivo adeguamento del catasto incendi che, non solo ha escluso surrettiziamente l’incendio avvenuto sulla proprietà del GIOMI Village, ma non ha neanche seguito il corretto iter di approvazione. Quindi ora potrebbe verificarsi che molti proprietari di terreni si vedano inseriti nell’elenco degli incendi senza aver potuto fare le necessarie osservazioni e contestazioni.” Ha aggiunto la consigliera comunale Silvi.

“È chiaro che l’occultamento dell’incendio è un fatto molto grave, ed è comprensibile l’insistenza del sindaco su questo punto, in quanto, se l’incendio venisse riconosciuto, potrebbe scattare il vincolo di non edificabilità per 15 anni.” Prosegue Silvi.

“Altro aspetto di criticità è la mancanza di pubblicità della Convenzione Urbanistica, che dovrebbe contenere i vantaggi per la collettività di Cori e Giulianello. A questo proposito è singolare l’intervento dell’Assessore all’urbanistica, Elisa Massotti, la quale si è limitata a riportare, interpretando erroneamente la legge, che non è obbligatorio pubblicare la Convenzione.” Aggiunge la Silvi che aggiunge un particolare interessante

“Ma qui siamo di fronte ad una variante del PRG a favore di un privato che, su terreni agricoli di sua proprietà, vorrebbe costruire una nuova città sempre di sua proprietà. Se la collettività non conosce la convenzione, come si fa a valutare il pubblico interesse?” Afferma la Silvi che si sofferma anche sui vincoli idrogeologici.

“Ultima questione, molto seria, è che l’area dove si vorrebbe costruire si trova a ridosso di un importante fosso che è ad alto rischio idrogeologico e sismico. Tanto che, nel 2016, dopo ripetuti eventi di frane e smottamenti, fu redatta una valutazione geologica approvata dal Consiglio Comunale. La risposta del Sindaco sul punto, è che la Regione avendo dato parere positivo lo studio precedente “è superato”.

“Quindi ci si domanda se quell’area non sia più ad alto rischio sismico e idrogeologico e in base a quali interventi? Se dovessero malauguratamente avvenire altri eventi catastrofici, di chi sarebbero le responsabilità? Insomma, mi duole prendere atto che nella Commissione Trasparenza non siano stati forniti i necessari chiarimenti sulla regolarità del procedimento. Anzi, le dichiarazioni del Sindaco, come detto, l’unico ad essere intervenuto, hanno acuito i dubbi e le preoccupazioni”. Ha concluso la Silvi.

Certo questo Borgo Protetto è diventato croce e delizia degli amministratori di Cori. I cittadini sono divisi su questo progetto, mentre monta l’avversità al progetto che ha visto anche la nascita di un movimento civico contro questo progetto.

Un progetto che vedrà anche nei prossimi giorni la convocazione di altre commissioni al riguardo, per esempio quella urbanistica, che avrà il compito di analizzare nel merito alcuni documenti urbanistici e chiamare in ballo nuovamente la Regione.

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