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Home » Blog » Porto di Anzio, arriva la gestione pubblica

Porto di Anzio, arriva la gestione pubblica

RedazioneRedazione06/04/20254 Mins Read
Una veduta area del porto di Anzio

Il consiglio comunale di Anzio ha approvato a maggioranza (15 favorevoli e 6 contrari) la delibera sulla “Concessione demaniale a favore del comune di Anzio per la gestione dei servizi portuali e connesse aree”.  

Un passaggio indispensabile dopo la procedura di liquidazione giudiziale della società “Capo d’Anzio” avvenuta durante il periodo commissariale che ha comportato la decadenza della concessione.

La cartografia con le aree acquisite dal Comune e dalla Regione

“Si tratta di un passaggio fondamentale per un bene strategico della nostra città che intorno al porto è nata e si è sviluppata – ha detto il sindaco di Anzio, Aurelio Lo Fazio – la situazione che si era creata con la Capo d’Anzio e la decadenza della concessione è nota, si tratta di responsabilità di chi ha governato in passato. A noi competeva dare una risposta in tempi brevi e soprattutto di farlo tenendo conto dell’imminente avvio della stagione estiva. Abbiamo valutato che la gestione diretta fosse l’unica, al momento, in grado di garantire quello che in campagna elettorale avevamo sostenuto: concessione pubblica, salvaguardia dei lavoratori e dei sub concessionari”.

Il sindaco ha ribadito che “il porto è di tutti, non vogliamo mettere bandierine” e ha tenuto a ringraziare “la giunta e gli uffici, su questo argomento si è lavorato senza sosta, dal momento della gestione avremo finalmente contezza piena della situazione e potremo decidere se continuare così o bandire una gara”. Poi un grazie “ai consiglieri comunali per il dibattito che si è svolto in aula”.  

“Ora inizia il lavoro per procedere col suo rilancio, secondo le direttrici indicate dal Vicesindaco e Assessore al demanio nel suo intervento, che condividiamo da sempre: no a progetti faraonici e priorità alla riqualificazione delle infrastrutture esistenti. ” Conclude APA.

“Avevamo solo questa possibilità – ha detto il vicesindaco e assessore al Demanio, Pietro Di Dionisio – altre procedure sarebbero state lunghe e difficili, mentre c’era l’urgenza di intervenire perché l’alternativa era chiudere il porto. È una cosa che la città non poteva permettersi per quello che il porto rappresenta nella sua storia. La nostra scelta, infine, è di carattere pubblico e non poteva essere altrimenti anche per la valenza sociale del nostro porto ”.

Anche Alternativa per Anzio ha commentato positivamente la decisione del consiglio comunale. “Siamo soddisfatti di questo primo passo, utile ad uscire dalla grave crisi in cui il fallimento della Capo d’Anzio spa e venti anni di gestione scellerata avevano sprofondato il Porto.“

Un momento del Consiglio Comunale

I passaggi

Una rinnovata procedura per arrivare alla progettazione e realizzazione di nuove infrastrutture, partendo dall’analisi del fabbisogno del territorio con studi e analisi sarebbe stata incompatibile con la gestione dei servizi portuali e delle aree da garantire per la stagione estiva, improntata a efficienza ed efficacia.

Per questo motivo è stato definito un modello gestionale in grado di salvaguardare gli interessi economici e sociali connessi ai servizi portuali ed evitare ricadute pregiudizievoli per la comunità.

Secondo la giurisprudenza consolidata la gestione di un porto turistico è qualificabile come “servizio pubblico locale di rilevanza economica e a domanda individuale”.

Cosa è previsto

Il Comune entrerà in possesso degli specchi acquei “turistici” (moletto Pamphili e cosiddetta della piccola pesca), dell’area dei cantieri e del parcheggio di piazzale Marinai d’Italia.  

In particolare, si occuperà di vigilanza delle banchine, gestione dell’impianto antincendio, assistenza all’ormeggio, assistenza alle imbarcazioni in transito (prenotazioni), manutenzione ordinaria, attività di assistenza in caso di avaria, pulizia di banchine e specchi acquei, assistenza Vhf, servizio front-desk, piano antinquinamento, piano di sicurezza, gestione delle aree di sosta, interventi strutturali destinati alla manutenzione ordinaria

La gestione economica

“Abbiamo predisposto un piano economico finanziario che abbraccia una gestione triennale basata sui principi della ragionevolezza e della assoluta prudenza – ha detto l’assessore al bilancio, Antonino Buscemi – siamo certi che raggiungeremo gli obiettivi prefissati ”. 

Le entrate sono state stimate applicando come ipotesi la conferma delle tariffe e delle entrate già applicate dalla Capo D’Anzio, mentre le spese sono state quantificate in base ad un’attenta analisi delle risorse da impiegare per la gestione in economia del servizio di gestione dell’area portuale, sia in termini di risorse umane ponderate alla quantità di afflusso di utenza stagionale e sia di consumi legati all’espletamento dell’attività.

La riscossione delle entrate avverrà direttamente nelle casse comunali attraverso il sistema PagoPA ed il Comune stesso emetterà fattura di quietanza per il servizio reso, nel rispetto della vigente normativa in materia di Iva.

Il personale sarà assunto con contratti di lavoro flessibile e sarà alle dirette dipendenze di un apposito ufficio comunale deputato alla gestione dell’area portuale.

Ieri il consiglio comunale ha dato mandato al Sindaco di Anzio di dare inizio a una nuova gestione del Porto, che sarà condivisa fra Comune e Regione Lazio e quindi integralmente pubblica.

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