Un evento speciale si è svolto nei giorni scorsi presso il carcere “G. Pagliei” di Frosinone, dove il Garante dei Diritti dei Detenuti ha promosso un triangolare di calcio nel carcere di Frosinone che ha unito sport, testimonianze, emozioni e messaggi di speranza.
A scendere in campo, una rappresentativa dei detenuti, la Nazionale dei Giovani Avvocati e la Nazionale Italiana Calcio Olimpionici e Campioni dello Sport (N.I.C.O.), da sempre impegnata con il progetto “Uniti nel Sociale”. L’obiettivo è stato chiaro sin dall’inizio: portare un momento di gioia e condivisione anche in un contesto di restrizione, e ricordare quanto lo sport possa essere un ponte di reinserimento sociale.
Emozioni e messaggi forti dentro e fuori dal campo nel triangolare di calcio al carcere di Frosinone
Durante l’evento, i campioni della N.I.C.O. hanno condiviso con i detenuti e con i presenti esperienze e riflessioni sui valori dello sport, dell’inclusione e della solidarietà, dimostrando quanto fare del bene possa avere un impatto profondo, soprattutto in contesti difficili.

Anna Del Villano, direttrice del carcere, ha aperto la manifestazione con parole sentite di ringraziamento rivolte a tutto lo staff, sottolineando il valore umano dell’iniziativa.
Il Garante dei Diritti dei Detenuti, Stefano Anastasia, ha ricordato come lo sport sia “un mezzo fondamentale per recuperare valori sociali e umani”, mentre Juri Morico, presidente di OPES Italia, ha ribadito l’importanza di creare un collegamento solido tra carcere e mondo esterno, in un’ottica concreta di reinserimento.
Lo sport che unisce al triangolare di calcio al carcere di Frosinone
Il Presidente della squadra N.I.C.O., Italo Lapenna, ha voluto sottolineare “l’importanza di tali iniziative, che servono per dare un’opportunità di aggregazione in più alle persone ristrette in carcere”. Ha inoltre ringraziato gli atleti della squadra per la loro costante disponibilità, dedizione e passione.
Lapenna e Marcello Cuicchi hanno ricordato come la N.I.C.O. continui a impegnarsi per il sociale, confermando la presenza e l’operatività della squadra in tutte le occasioni in cui si possa contribuire a migliorare la vita delle persone più fragili.
Una grande squadra per una grande causa
Alla riuscita del triangolare di calcio nel carcere di Frosinone hanno contribuito numerose figure: l’educatrice Filomena Moscato, il consigliere nazionale dell’associazione OPES Andrea Frateiacci, l’ispettore di polizia penitenziaria Luigi Cipriani, gli olimpionici Sandro e Valerio Cuomo, l’attore Michele Frazzitta e i comici Christian Generosi e Christian Galizia.
Ognuno ha dato il proprio contributo per trasformare una semplice partita di calcio in un momento autentico di riflessione, condivisione e vicinanza.
Questo evento non è stato solo un’occasione di svago, ma un’importante opportunità per promuovere la cultura del rispetto, della dignità e dell’inclusione.
Segui su La Spunta le notizie della Provincia di Frosinone