È stata formalmente sottoscritta la conciliazione tra Egato 5 e Acea Ato 5, atto che pone fine a una lunga e complessa stagione di contenziosi legali e amministrativi nel servizio idrico integrato dell’Ato 5. L’accordo, approvato dalla Conferenza dei Sindaci del 25 marzo scorso, rappresenta un passaggio decisivo per ristabilire equilibrio e collaborazione tra l’ente d’ambito e il gestore.
La conciliazione tra Egato 5 e Acea Ato 5, una svolta dopo oltre due decenni di conflitti
A firmare l’atto sono stati l’ingegner Luigi Urbani, dirigente responsabile di Egato 5, e l’ingegner Roberto Cocozza, presidente esecutivo di Acea Ato5. Urbani ha sottolineato l’importanza storica della firma: “Si chiude una fase che ha visto immobilizzati fondi e relazioni per oltre vent’anni, con effetti negativi anche sulla qualità e l’efficienza del servizio”.
Il contenzioso ha coinvolto anche cause pendenti presso la Corte d’Appello di Roma, come quella sulla transazione del 2007 che, in caso di soccombenza, avrebbe potuto gravare sui Comuni per oltre 20 milioni di euro, con un impatto stimato fino al 30% sulle bollette.

Più risorse e meno conflitti per il futuro del servizio idrico
Grazie alla conciliazione Egato 5 Acea Ato5, si sbloccano oltre 10 milioni di euro di oneri e mutui arretrati a favore dei Comuni. Contestualmente, Egato 5 annuncia l’avvio di nuovi investimenti: oltre 40 milioni di euro, anche tramite fondi PNRR, per interventi su depuratori e impianti in diversi comuni, tra cui Pontecorvo, Arce, Isola del Liri, Settefrati e Posta Fibreno.
Chiarezza sui distacchi idrici
Infine, il dirigente amministrativo Pietro D’Aguanno ha chiarito che gli episodi di distacco dell’acqua per morosità, riportati dalla stampa, non rientrano nell’accordo di conciliazione, ma restano oggetto di verifica da parte dell’ente.
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