In tanti hanno voluto prendere la parola per manifestare il proprio dissenso al progetto della KNDS che prevede la produzione, dal 2026, della nitro gelatina. Tante voci della protesta contro un progetto previsto dal piano ReArm Europe che rimetterà in moto lo stabilimento di armi di Anagni, con uno scarso impatto occupazionale sul territorio, contro invece una serie di problemi legati alla sicurezza e all’impatto ambientale di un territorio già di per se martoriato quale quello della Valle del Sacco.
La rete No War

“Abbiamo sentito dire dell’ineluttabilità della guerra, come se fosse una cosa come se ci dovesse essere per forza. Non che bisogna ricercare soluzioni negoziali. Ma guardate cosa sta succedendo in Ucraina, in Palestina. Queste sono fabbriche di morte.
Siamo qui oggi per un territorio che ha bisogno di riversi in faccia, non solo sui social. Gli antagonisti non siamo noi, sono gli altri, dobbiamo partecipare attivamente. Dobbiamo vederci e partecipare.“

Poi un intervento sulla guerra in Palestina “Non dobbiamo farci dire dai nostri figli, cosa avete fatto? Vi siete girati dall’altra parte? Oggi gli assedi si fanno radendo al suolo le banche, gli ospedali, uccidendo medici e paramedici, i giornalisti che vogliono documentare seriamente.”
“A Gaza vedrete solo immagini terribili, il mainstream cosa non raccontano? Le angherie e i soprusi che accadono. Pochi raccontano il dissenso dentro Israele. Nessuno ci mostra le vere atrocità . Le armi arricchiscono pochi e impoveriscono molti“.
Il Comitato l’Italia ripudia la guerra

“Bisogna sensibilizzare come abbiamo fatto nel raccogliere le firme. I costi della guerra hanno avuto ricadute sul prezzo del pane, del latte La guerra non la paga La Von Der Line, non la pagano gli ipocriti che stanno seduti in Parlamento che hanno finanziato la guerra e gli armamenti.
Bisogna lottare contro la guerra. Bisogna essere coerenti. Noi non siamo per queste armi, noi siamo per la sanità pubblica, per un lavoro dignitoso. Questi soldi che vogliono essere spesi per il riarmo devono essere spesi per il lavoro, per la salute per l’ambiente. Dobbiamo far capire che è in gioco il nostro futuro. Se avviene un incidente qui si rischia che salti in aria tutto, non solo la fabbrica”
Rete Stop ReArm Europe
“Non possiamo accettare che ci vengano imposti 800 miliardi per la spesa bellica e non possiamo spostare un solo euro da questi bilanci per la sanità , il lavoro, la tutale dell’ambiente, per le scuole, nella sicurezza dei territori.
L’Italia ripudia la guerra e questo articolo è stato scritto da coloro che la guerra l’hanno vissuta e l’hanno fatta, dai partigiani e dalle partigiane che hanno liberato l’Italia. L’Italia oggi è complice delle guerre che ci sono oggi “
Poi un altro intervento sulla Valle del Sacco “Sono venti anni e oltre magari che chiediamo una moratoria per la Valle del Sacco, per la sua bonifica. Ma la risposta oggi qual’è? L’aeroporto di Frosinone, i biodigestori, le fabbriche di armi. La vertenza deve riprendere in mano le questioni della bonifica della Valle del Sacco“
La voce dei cittadini, le voci della Protesta
Anche diversi cittadini hanno preso la parola dando voce, anzi voci alla protesta.
“In questa valle abbiamo bisogno di sanità che funzioni, avevamo un bell’ospedale abbiamo raccolto 25 mila firme e consegnate al nostro sindaco. Che fine hanno fatto queste 25 mila firme? Nella zona dove vivo c’è la diossina, ma nessuno ha mai visto quale è la nostra condizione“
“Ad Anagni esistono altre 7 realtà a rischio. Due a forte rischio. Una a poche centinaia di metri dove devono costruire il biodigestore. Queste aziende devono presentare i piani di sicurezza che devono essere dettagliati, molti di questi prevedono che a seguito di una emergenza sanitaria, di un incidente rilevante, l’ospedale più vicino sia quello di Anagni, ma l’ospedale è stato chiuso nel 2012.“
La Valle del Sacco è una area SIN e sono stati stanziati 53 milioni nel 2019, ma la bonifica non è mai partita, questo dobbiamo richiedere che la bonifica venga fatta.
Ilaria Fontana Movimento 5 Stelle

Non sono mancate le polemiche quando il deputato Ilaria Fontana ha provato a dire la sua. L’unico parlamentare che ci ha messo la faccia “Su questa battaglia dobbiamo essere tutti dalla stessa parte. Ho chiesto al Governo se c’è incompatibilità , ma non hanno risposto sulle incompatibilità ambientali. Su questo territorio abbiamo portato 56 milioni di euro in questo territorio. Capisco quello che dite e la vostra rabbia.“
Ina Camilli Mamme da nord a sud

“Siamo figli di questa terra. Oggi non ci sono amministratori, non vedo fasce tricolori, sindaci che dovevano essere qui. Predomme è venuto ad aprile nel 2023 qui ed è stato ricevuto con tutti gli onori a Colleferro. Già nel 2021 in commissione difesa si parlava di questi interventi.
La KNDS sta rispettando il cronoprogramma. Tutti questi soldi sono solo debito pubblico che peseranno sulle tasche dei cittadini, mentre mancano le risorse per i nostri ospedali che non sono all’altezza di fronteggiare emergenze di questa natura.
La regione finanzia il Dep che sanciscono le correlazioni tra le malattie e le popolazioni ma questi studi che restano sulla carta, non c’è un piano sanitario per la popolazione della Valle del Sacco“
Ana Natalia Anagni viva
“Sono 27 anni che ci battiamo per l’ambiente, siamo determinati. Il risultato di queste iniziative deve portare ad un risultato. Dobbiamo mobilitarci, dobbiamo ritornare nelle piazze, fare incontri. L’esperienza fatte in questi anni ci hanno fatto conoscere tante realtà . Oggi arriva questa altra iattura, una fabbrica che produce armi. Le armi servono a cercare la pace, ci hanno detto, ma le armi servono per essere usate contro qualcuno. Basta con i pacifismi di salotto.
La pace si difende con la consapevolezza, rigettando l’indifferenza, va combattuta con la partecipazione. In questi 27 anni abbiamo dato continuità avvicinando tanti giovani che oggi sono qui con noi.“
Luca Santovincenzo Consigliere comunale Anagni

“Mi sarei aspettato i Sindaci che sono i responsabili della sicurezza e della salute dei cittadini. La Valle già ha dato tanto, oggi c’è un problema di sicurezza e noi siamo in guerra anche se non è presente qui, ma le politiche di riarmo sono i primi passi.
“Questo diventa un ulteriore rischio, quello degli obiettivi sensibili. Proporremo in consiglio comunale una mozione che impegni il sindaco a farsi portavoce di questo problema. Dobbiamo evitare che altri siti sensibili sia attivati vicino alle abitazioni, serve un disegno di legge.
“Inoltre c’è bisogno e ne abbiamo diritto di un nuovo ospedale. Abbiamo avanzato una proposta perché le esigenze sanitarie sono necessarie e alla lice di questo progetto fondamentali “.
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