Il Ministero dell’Interno ha approvato il piano di liquidazione dei debiti presentato dal Commissario Straordinario di Torrice, un passaggio amministrativo previsto dopo la dichiarazione di dissesto finanziario del Comune.
Il dato più rilevante riguarda un nuovo debito di 811.000 euro maturato nel 2023, anno successivo al dissesto. Sul tema interviene il gruppo di minoranza Noi per Torrice.
In una nota, gli esponenti Fabrizio De Santis, Valtere Tallini, Giammarco Florenzani e Marco Stirpe criticano la gestione dell’attuale amministrazione guidata dal sindaco Alfonso Santangeli, sottolineando che le assunzioni sono attualmente bloccate.

Secondo loro, il motivo del blocco deriva dalla mancata approvazione del rendiconto 2023 e dalla mancata richiesta di autorizzazione per nuove assunzioni al Ministero, responsabilità attribuita al sindaco e all’assessora competente.
Il piano di liquidazione dei debiti di Torrice, secondo quanto previsto dalla normativa sugli enti locali in dissesto, rappresenta uno step obbligato per il ritorno alla normalità finanziaria. La situazione resta critica.
La spesa, ritenuta eccessiva dall’opposizione, indica che i problemi finanziari non si sono ancora risolti e suscita polemiche tra maggioranza e opposizione.
Nei prossimi mesi si attende la presentazione del rendiconto 2023 da parte dell’amministrazione e la possibile richiesta di autorizzazione per nuove assunzioni.
L’opposizione resta in attesa delle spiegazioni ufficiali sull’origine dei nuovi debiti. Al momento, non ci sono dichiarazioni ufficiali dell’amministrazione in merito alle accuse mosse dal gruppo Noi per Torrice.
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