Riportiamo una riflessione su Pomezia della capogruppo del PD Eleonora Napolitano, che invita a tornare alla realtà dei problemi della città.
di Eleonora Napolitano, capogruppo del Partito Democratico di Pomezia
“Fare politica significa anche ascoltare. Significa raccogliere pensieri, riflessioni, critiche costruttive. E se arrivano da chi ama profondamente la propria città, allora diventano ancora più preziose. In questi giorni, ho ricevuto una testimonianza intensa, che desidero condividere – senza rivelare chi l’ha scritta, per rispetto e tutela – perché rappresenta in modo sincero ciò che molti cittadini sentono e vivono ogni giorno.
Una città in difficoltà, una comunità che chiede risposte
Pomezia merita di più. Merita di brillare per la sua storia, la sua identità, le sue potenzialità. E invece si ritrova a fare i conti con una lunga serie di disservizi e di problematiche che sembrano non avere mai fine. Animali selvatici che scorazzano in libertà nelle periferie, topi e blatte che invadono i quartieri, servizi essenziali che arrancano: è il ritratto di una città che grida aiuto, ma non trova ascolto.
I locali commerciali chiudono uno dopo l’altro, i giovani non hanno spazi di incontro e confronto, la povertà cresce, così come il degrado urbano. A tutto questo si aggiungono emergenze abitative ormai fuori controllo e un livello di criminalità in preoccupante aumento. La sensazione è quella di un territorio lasciato a se stesso, in balia di un’amministrazione che preferisce l’apparenza alla sostanza.

Eventi, sagre e sorrisi non bastano
Negli ultimi mesi abbiamo assistito a un proliferare di eventi, sagre, celebrazioni e spettacoli. Una cornice brillante, certo. Ma vuota. Il consumo dell’inutilità ha preso il posto della progettazione. Si sceglie di spendere energie – e risorse pubbliche – in manifestazioni che non risolvono i problemi, ma li nascondono sotto il tappeto. Dietro le foto e i nastri da tagliare, resta un’intera comunità che chiede soluzioni concrete, non giochi di prestigio.
Instabilità amministrativa e mancanza di visione
A peggiorare la situazione è il continuo cambio nella composizione della giunta: assessori che si dimettono o vengono sostituiti, senza mai una reale spiegazione ai cittadini. È il segno evidente di una mancanza di direzione politica, di un’amministrazione che procede a vista, incapace di offrire risposte durature. Serve visione, serve stabilità. Ma soprattutto, serve la volontà reale di affrontare i problemi, non di aggirarli con qualche evento serale.
È il momento di spegnere le luci dell’illusione
Pomezia non può essere ridotta a un luna park di cartone. I cittadini non vogliono più accontentarsi di una narrazione patinata: vogliono una città che funzioni davvero, che si prenda cura del presente e costruisca un futuro credibile. È arrivato il momento di spegnere le luci dell’illusione e accendere una nuova consapevolezza. Una consapevolezza fatta di partecipazione, serietà, responsabilità.
Il cambiamento può iniziare solo quando si smette di fingere che vada tutto bene. E forse, proprio questo – oggi più che mai – è il nostro compito politico: dare voce alla realtà, anche quando fa male, per aprire finalmente una strada diversa. Una strada fatta di scelte coraggiose e di impegno concreto. Per Pomezia. Per chi la abita ogni giorno.”
