La recente indagine condotta da Arera ha acceso un nuovo allarme per i consumatori italiani del mercato energetico. Secondo quanto emerso, nel biennio 2023-2024 le bollette dell’energia avrebbero subito rincari artificiosi, determinando un danno complessivo di circa 5 miliardi di euro per gli utenti.
Federconsumatori definisce la situazione “un intollerabile abuso” e auspica “adeguate sanzioni” nei confronti dei soggetti responsabili. Il comunicato sottolinea la gravità del momento storico: le famiglie italiane, già colpite da forti aumenti dovuti ai rincari delle materie prime e dalla fine del mercato tutelato, rischiano ora di subire l’ingiustizia di un sistema ritenuto sempre più complesso e poco trasparente.
“Al peggio non c’è mai fine: un luogo comune, forse, che purtroppo è diventato invece la dura realtà per gli utenti dell’energia elettrica”, si legge nel comunicato. Federconsumatori critica il passaggio al libero mercato, che avrebbe lasciato gli utenti “in pasto” a nuove regole e tariffe superiori a quelle del passato e a quelle di numerosi altri paesi europei. Il quadro, già critico per vie dei nuovi oneri e possibili altri in arrivo, è reso più grave dagli esiti dell’inchiesta Arera su prezzi giudicati “apparentemente artificiosi e gonfiati” nelle aste a breve termine, causa dei danni denunciati.
L’associazione chiede “chiarimenti urgenti in merito alla questione messa in evidenza da Arera” e sollecita “ulteriori verifiche, identificare le responsabilità delle aziende e sanzionarle in maniera esemplare, disponendo opportuni e adeguati ristori per gli utenti”.
Federconsumatori ritiene necessario anche l’intervento di Agcm, del Governo e delle Commissioni Parlamentari competenti. “Una vicenda così grave non può e non deve passare in sordina, ma deve essere approfondita con ogni mezzo, perché rappresenta un inaccettabile precedente a danno dei consumatori”, afferma il comunicato.