“Presso i Carabinieri del Divino Amore abbiamo sporto denuncia querela per la distruzione completa della vegetazione ripariale del fosso della Cancelliera in relazione alla violazione delle norme in materia ambientale e di tutela del patrimonio paesaggistico e culturale” . Lo hanno dichiarato gli esponenti dell’unione dei comitati contro l’inceneritore.
“Lo avevamo detto e lo abbiamo fatto. L’acquisto da parte di Ama, a costi spropositati, del terreno poi girato ad Acea già attenzionato dalla magistratura è una follia istituzionale non idoneo al progetto che vorrebbe imporre Gualtieri.” Affermano dall’unione dei comitati.
Previste anche altre iniziative tra cui i presidi davanti all’area di cantiere che si svolgeranno ogni martedì.
Prosegue quindi la mobilitazione contro la realizzazione dell’inceneritore di Santa Palomba, contestato e contrastato dai comuni dei Castelli e del Litorale.
“Esprimiamo grande apprezzamento perché nella seduta del Consiglio comunale della Città di Pomezia ha approvato all’unanimità la delibera, di cui siamo stati promotori, relativa all’istanza di area a elevato rischio di crisi ambientali per l’area di Santa Palomba sulla base dell’elevata concentrazione di stabilimenti a rischio di incidente rilevante”. Hanno aggiunto gli esponenti dell’Unione dei Comitati contro l’inceneritore.
“Dell’approvazione della delibera – precisano dall’Unione dei Comitati – diamo merito alla Sindaca Veronica Felici e ai capigruppo e ai consiglieri di tutte le forze politiche di maggioranza e di minoranza presenti in consiglio comunale perché hanno concretamente dimostrato che la bandiera della Città di Pomezia è più forte, come è giusto che sia, delle rispettive appartenenze. Con questa delibera, che è immediatamente esecutiva – incalzano dall’Unione dei Comitati – si avvicina la dichiarazione di elevato rischio ambientale “