Il dibattito politico nel Comune di Frosinone si anima dopo le recenti evoluzioni in Consiglio comunale. Il PSI, attraverso il suo segretario cittadino Mateo Zem0blaku, rivendica il ruolo di unica alternativa credibile rispetto a quello che definisce un “modello di governo sempre più trasversale“.
Zemblaku ricorda le parole di Gian Franco Schietroma, segretario regionale del Psi e tra i fondatori dell’Ulivo, per chiarire la posizione socialista nel quadro politico locale: “Noi Socialisti, ad ogni livello, siamo alternativi alla destra. Ciò premesso, facciamo il possibile. Quando ci sono alleanze trasversali o c’è confusione politica, come sta avvenendo a Frosinone, ci riteniamo liberi di costruire con i cittadini progetti amministrativi nuovi, basati su una precisa visione di città e di società e con una squadra omogenea tenuta insieme da valori e programmi“.
Il quadro politico a Frosinone, secondo la ricostruzione di Zemblaku, ha visto il venir meno degli equilibri che avevano animato le precedenti tornate elettorali. “La coalizione che tre anni fa ha sostenuto Domenico Marzi non esiste più. Lista Marini e Polo Civico appoggiano il sindaco Mastrangeli, la Lista Marzi si astiene. Quindi, a fare l’opposizione sul serio siamo rimasti soltanto noi, rispetto ai ruoli assegnati dagli elettori“.
Una situazione che, secondo il segretario del Psi Frosinone, si riflette anche nel centrodestra: “Anche la coalizione di centrodestra che nel 2022 aveva sostenuto Riccardo Mastrangeli è stravolta: ben 9 consiglieri eletti sono adesso all’opposizione. Il risultato è che Riccardo Mastrangeli è appoggiato da una coalizione trasversale“.
Zemblaku si sofferma poi sulle strategie passate e future del PSI: “La scorsa volta il Psi ha ottenuto il 6%, una percentuale che avrebbe potuto ribaltare il risultato finale, con una sola lista e fronteggiando due coalizioni molto numerose e molto rumorose. Ma abbiamo dimostrato di saper fare la nostra parte, in modo autonomo, libero e innovativo“.
Cita l’esempio del 2017, quando il Psi decise di ritirare la candidatura di Vincenzo Iacovissi per agevolare quella di Fabrizio Cristofari: una scelta letta come dimostrazione di “senso di responsabilità e spirito di squadra”.
Guardando avanti, il segretario socialista sottolinea la volontà di proseguire su una linea autonoma, aperta anche al mondo civico e ai quartieri, con “un programma concreto elaborato su misura del territorio” e “l’ambizione di provare a governare Frosinone”.