Per una giornata in un parco acquatico quest’estate una famiglia di quattro persone spenderà in media 290,07 euro. L’Osservatorio Nazionale Federconsumatori (O.N.F.) ha registrato un aumento del 4% rispetto all’estate 2024. Secondo il monitoraggio effettuato, la spesa maggiore è dovuta ai rincari dei prodotti alimentari venduti all’interno delle strutture, con i panini che segnano un aumento del 37%, la colazione del 3% e l’acqua del 2%. Questi importi risultano nettamente superiori rispetto a quelli praticati in un bar tradizionale. Federconsumatori sottolinea che il prezzo dell’acqua può raggiungere anche il +300% e quello dei panini il +120% in confronto all’offerta fuori dai parchi.
I prezzi dei biglietti hanno subito variazioni meno accentuate: per gli adulti è stato registrato un incremento del 4%, mentre per i ragazzi c’è stata una lieve diminuzione. Alla luce di questi aumenti, sempre più famiglie scelgono di portare il pranzo da casa o acquistarlo prima di entrare, cercando così di alleggerire la spesa totale della giornata.
Ai costi, in termini economici, vanno aggiunti anche quelli ambientali, con un consumo di acqua che stride fortemente con l’emergenza climatica che si sta vivendo ormai in ogni angolo del pianeta, e con con la conseguente riduzione idrica a cui spesso è imposta la cittadinanza.
Oltre ai rincari nei parchi, l’O.N.F. mette in evidenza quelli dei trasporti: rispetto all’anno scorso, i voli hanno segnato un +13/14%, i treni un +10%. Di conseguenza, molte famiglie italiane, circa il 56,8%, rinunceranno alle vacanze. Il 43,2% partirà, ma nella maggior parte dei casi preferirà viaggi brevi di 3-5 giorni, spesso cercando ospitalità presso parenti o amici.
Questa situazione porta sempre più famiglie a restare in città nei mesi caldi e a optare per soluzioni di svago più accessibili come brevi escursioni, gite in montagna o giornate nei parchi acquatici. Tuttavia, anche queste alternative risultano sempre più costose e richiedono una pianificazione attenta per evitare spiacevoli sorprese economiche.
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