È saltato il tavolo tecnico previsto tra sindacati e vertici dell’Azienda Speciale Terracina, e le reazioni non si sono fatte attendere. Il PD e il sindacato UGL Autonomie Lazio intervengono con dure prese di posizione, denunciando mancanza di trasparenza, ritardi amministrativi e una gestione definita “ambigua” e “fallimentare”.
Il PD: “Fallimento istituzionale, chiediamo le dimissioni dell’assessora Norcia”

Ad alzare la voce è Pierpaolo Chiumera, capogruppo del PD in consiglio comunale, che attacca frontalmente l’amministrazione Giannetti–Norcia: “Il rammarico più grande è dover dire ve lo avevamo detto. Nessuna soddisfazione: avremmo voluto sbagliarci“.
Al centro della polemica, la mancata consegna di documenti richiesti da anni e il conseguente blocco del tavolo tecnico, che doveva essere un’occasione di confronto con i sindacati.
Secondo il Partito Democratico, il rifiuto da parte della Direzione aziendale di fornire i contratti dei lavoratori rappresenta un grave vulnus democratico.
Lo stesso Chiumera denuncia l’esclusione dei consiglieri comunali dalla visione degli atti, nonostante le istanze formali e l’intervento del Difensore Civico.
“È un fallimento istituzionale che coinvolge lavoratori, famiglie e cittadini. Per questo – aggiunge – chiediamo con forza le dimissioni immediate dell’assessora Norcia”. Il PD sottolinea l’urgenza di restituire alla città un’amministrazione competente, libera da giochi di potere e capace di garantire trasparenza e rispetto dei diritti.
UGL Autonomie Lazio: “Serve un cambio di passo, situazione insostenibile”
Non meno critico il giudizio dell’UGL Autonomie Lazio, che denuncia un atteggiamento ostruzionistico da parte della Direzione dell’Azienda Speciale. Il Segretario Regionale Alessandro Garofolo parla apertamente di gestione opaca, guidata da logiche unilaterali e non più compatibili con i principi di efficienza richiesti a un ente pubblico.
La gestione dell’Azienda speciale Terracina mette d’accordo sia il Pd che la Ugl.
“La responsabilità degli attuali ritardi ricade interamente sui vertici aziendali”, afferma il sindacato, che evidenzia ritardi operativi e ripercussioni dirette sul personale. I lavoratori precari sono i più esposti: “Serve una prospettiva chiara e stabile”.
L’UGL riconosce la disponibilità dell’amministrazione comunale, ma invoca interventi urgenti per evitare cortocircuiti gestionali e contrattuali irreparabili. Chiede anche il ripristino delle procedure partecipative e l’apertura di un dialogo costruttivo.
Verso una nuova fase?
PD e UGL, pur da fronti diversi, concordano: senza un immediato segnale di discontinuità, il rischio è quello del collasso amministrativo dell’Azienda Speciale Terracina. Il sindacato non esclude azioni più incisive, mentre il Partito Democratico ribadisce l’intenzione di riportare il tema al centro del dibattito consiliare.
Azienda Speciale Terracina si conferma così uno snodo critico dell’attuale amministrazione, con crescenti pressioni da parte di politica e sindacati per un cambio di rotta che non può più attendere.