Venerdì 4 luglio, nella suggestiva Sala Zuccari di Palazzo Caetani, è stato presentato il libro “La filosofia ‘Casa del Saluto'” di Angelo Bossi. L’opera ha richiamato l’attenzione per il suo approccio innovativo al settore funerario, proponendo una visione che integra professionalità ed empatia.
L’Assessora alla Cultura Maria Innamorato ha sottolineato l’importanza di sostenere iniziative in grado di incidere sull’esperienza umana più profonda. “Questo libro rappresenta proprio questo: un ponte tra conoscenza e compassione, tra professionalità e umanità”, ha dichiarato.
La filosofia proposta da Angelo Bossi, direttore della Scuola del Saluto e fondatore del progetto “Case del Saluto”, va oltre la semplice gestione del momento funebre.
Il testo invita a rivedere in chiave personale e curativa i riti della perdita, rispondendo al bisogno di un cambiamento culturale in un’epoca che spesso rimuove il tema della morte dal vivere quotidiano.
Uno dei punti chiave del libro è l’attenzione che Bossi dedica a chi rimane. L’approccio suggerito si fonda su un metodo flessibile e umano, sensibile alle specificità di ogni storia e di ogni famiglia. Come emerso durante gli interventi, “Quando si tocca la sfera emotiva non ci si deve mai approcciare in modo rigido, ordinato, scientifico. Servono empatia, ascolto, umanità.”
Il cuore della filosofia della “Casa del Saluto” si traduce in una nuova concezione di professionalità, dove l’operatore non si limita alla gestione tecnica dell’evento, ma si impegna ad accompagnare i familiari con rispetto e presenza discreta.
Alla presentazione sono intervenuti diversi professionisti, fra cui Giorgia Milletti, tanatoesteta, Pierluigi Ianiri, tanatoesteta, tanatoprattore, docente presso la Scuola del Saluto e presidente del Consorzio Aurora, Mariangela Peduto, psicologa e psico-oncologa, insieme all’autore Angelo Bossi.
Gli interventi hanno sottolineato la necessità di formare operatori funerari competenti non solo dal punto di vista tecnico, ma anche umano, per sostenere la comunità nel difficile momento dell’elaborazione della perdita.