Cisterna di Latina e il sito di Tres Tabernae entrano ufficialmente a far parte del patrimonio mondiale UNESCO. Il riconoscimento riguarda il tratto nord dell’Appia pontina, territorio da tempo escluso dal titolo ricevuto nel luglio 2024 dalla Via Appia come 60° sito italiano UNESCO.
Il risultato è stato accolto con soddisfazione dal sindaco Mantini e dall’assessora Innamorato. «Ringraziamo il Ministero della Cultura per aver onorato fino in fondo l’impegno preso personalmente con Cisterna e la provincia di Latina un anno fa, il 31 luglio 2024, al Mausoleo di Cecilia Metella in occasione della cerimonia ufficiale del riconoscimento della Via Appia quale 60° patrimonio Unesco con l’esclusione di alcuni tratti come Cisterna e altri», hanno dichiarato.
In quell’occasione, Mantini e Innamorato consegnarono una richiesta formale al Ministro della Cultura di allora, Sangiuliano, ricevendo la promessa di una visita istituzionale a Cisterna e al sito di Tres Tabernae, appuntamento che non si è poi concretizzato per il cambio di incarico.
«L’avvicendamento con l’attuale Ministro Giuli non ha reso possibile la visita, ma l’impegno è stato portato avanti e finalmente possiamo esprimere soddisfazione», affermano.
Il nuovo status UNESCO premia il ruolo storico e strategico di Cisterna, considerata porta d’accesso al territorio pontino fino a Minturno: qui inizia lo straordinario rettilineo della via Appia, celebre sia dal punto di vista ingegneristico che paesaggistico.
Particolare rilievo assume il sito archeologico e religioso di Tres Tabernae, importante stazione romana situata a sud della Capitale. «Sta rivelando reperti sempre più preziosi, ed è il luogo d’incontro tra San Paolo e i cristiani come citato negli Atti degli Apostoli», ricordano.
Dopo l’incontro del 27 maggio scorso presso il Ministero della Cultura, il Comune di Cisterna, insieme alla Provincia di Latina, ha inviato un nuovo sollecito per l’inserimento del tratto nel patrimonio UNESCO e formalizzato l’impegno in un protocollo d’intesa, pensato come cabina di regia per il territorio.
Le istituzioni auspicano ora una collaborazione più rapida e concreta tra gli enti. «L’Appia pontina, con il ruolo centrale svolto da Cisterna nel tratto nord, deve essere al centro delle azioni di valorizzazione, qualificazione e progetti finanziati. Il riconoscimento quale patrimonio Unesco non sia solo un attestato di cui vantarsi ma costituisca un vero e proprio volano di sviluppo, economia, turismo e prestigio così che l’Appia torni ad essere identità, storia e linfa vitale per il nostro territorio».
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