Non si fermano i lavori alla Fassa di Artena, che in queste settimane sembra proprio aver accelerato i lavori nella realizzazione del raddoppio dello stabilimento. Le foto sono inequivocabili e per come stanno procedendo, sembra proprio che il prossimo passo sia la costruzione delle due canne fumarie.
Tutto questo accade nonostante la commissione ambiente abbia richiesto un ulteriore sopralluogo che però tarda ad arrivare.
Ci si domanda perché? Perché il dirigente del comune non decide per un sopralluogo immediato? Cosa sta aspettando? Perché il sindaco Silvia Carocci non impone la data del sopralluogo?
Tutte domande legittime che ha provato anche ad esporre Umberto Proietti, segretario del Comitato No Bruciatori Fassa e con lui se lo stanno chiedendo i cittadini, sempre più allarmati.
Ed inoltre che fine ha fatto il sopralluogo della Procura della Repubblica? E la commissione regionale quando si esprime sulla richiesta di variante proposta dalla Fassa?

Mentre tutti sono alla finestra ad aspettare, la Fassa prosegue a lavorare e se lo sta facendo probabilmente potrebbe avere dalla sua le carte in regola, nonostante penda sull’azienda l’esposto presentato alla Procura della Repubblica di Velletri, su un presunto abuso edilizio .
Ma il Comitato No Bruciatori Fassa non ha intenzione di arretrare di un solo millimetro.
“Sappiamo tutti che è una strada in salita e lunga ma va percorsa, ambiente e salute sono valori che vengono prima dell’ attività economica.” Ha detto Umberto Proeitti.
“Tanto meno con attività economiche che confliggono con i predetti valori costituzionali sanciti negli Art. 9 e 41. La Sindaca si Arrena nulla sta facendo per paura dei danni materiali ed espone i Cittadini a danni alla salute già da adesso.” Afferma senza troppi giri di parole Proietti che critica l’atteggiamento troppo attendista del Sindaco di Artena.
“Ci sono mie conoscenze che per questo problema della Fassa stanno andando in depressione. La Sindaca, vista la Relazione Tecnica giuridica amministrativa dell’avvocato Adriano Perica e dell’architetto Cencioni, avrebbe dovuto emettere immediatamente un’ordinanza di sospensione cautelativa in attesa di ulteriori verifiche, fino a la pronuncia della Procura per l’indagine di abuso edilizio in corso.” Prosegue ancora Proietti che lancia un attacco la primo cittadino artenese.
“La Sindaca ha responsabilità personali per i danni che già stanno subendo i cittadini, economici e di salute, perché deve agire non agisce.” Conclude Umberto Proietti.
Come si procederà? Nelle prossime si attende che qualcosa succeda, che le Istituzioni facciano la loro mossa e agiscano per quanto è nelle loro competenze.





