Il progetto del cosiddetto Borgo Protetto di Cori continua a sollevare dubbi e perplessità. Stavolta è la sezione di Italia Nostra Latina a intervenire con un’articolata nota, nella quale l’associazione esprime una ferma contrarietà all’intervento urbanistico in via di approvazione da parte del Consiglio Comunale.
Al centro delle critiche c’è la proposta di realizzazione di una residenza per anziani con servizi annessi, in un’area dei Monti Lepini attualmente classificata come agricola. “Si tratta di una zona vergine – spiega Maria Teresa Accatino, presidente della sezione – per cui la variante urbanistica proposta appare del tutto ingiustificata. Sarebbe necessario costruire edifici a più piani con rilevanti opere di contenimento, alterando in modo significativo il paesaggio”.

Italia Nostra evidenzia come manchino una valutazione oggettiva del bacino d’utenza, una motivazione pubblica solida e soprattutto una istruttoria tecnica puntuale: elementi che dovrebbero essere imprescindibili per qualunque deroga agli strumenti urbanistici in vigore. “La sola presenza di un presunto interesse pubblico non legittima automaticamente la deroga: servono criteri oggettivi e trasparenti“, si legge nella nota.
Anche il silenzio delle istituzioni centrali, come il Ministero dell’Ambiente, non è passato inosservato: “Abbiamo chiesto chiarimenti, ma senza risposta. E questo silenzio è grave”.
Infine, Accatino sottolinea il ruolo storico e culturale della sezione pontina di Italia Nostra, ricordando le battaglie ambientali condotte sin dagli anni ’50, grazie anche all’impegno di Hubert Howard e della famiglia Caetani. “L’attenzione al paesaggio e alla tutela del verde – conclude – deve essere oggi un dovere civico prima ancora che una scelta politica”.
Ma intanto il progetto è prossimo ad approdare in consiglio comunale che lo dovrà ratificare. Inevitabilmente la decisione dell’amministrazione guidata dal sindaco De Lillis sta spaccando la città, tra favorevoli e contrari, ma appare evidente che questo progetto, per come è partito, mantiene ancora delle perplessità, non del tutto chiarite, così come desta ulteriori perplessità l’imprimatur del sindaco nell’accelerare l’iter per l’approvazione del progetto.
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