Un grande successo di pubblico e un forte interesse da parte di istituzioni, associazioni e cittadini hanno accompagnato la Conferenza di presentazione del progetto “Cantine Storiche di Marino”, promossa dall’Amministrazione comunale e ospitata venerdì 3 ottobre 2025 nella Sala Consiliare “Zanardelli Negroni” di Palazzo Colonna.
L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Marino, rappresenta un passo decisivo verso la valorizzazione del patrimonio sotterraneo del centro storico, un tesoro di 360 cantine censite, simbolo di un’identità culturale ed economica che unisce tradizione, vino e turismo.
Un progetto che unisce tradizione, cultura e sviluppo
Ad aprire i lavori è stato il Sindaco Stefano Cecchi, appena rientrato da Assisi dopo le celebrazioni della Festa di San Francesco. Accanto a lui l’Assessore alle Attività Produttive Rinaldo Mastantuono e il Presidente della Commissione consiliare AA.PP. Mario Tisei, che hanno seguito da vicino le varie fasi del progetto.
Presenti anche i rappresentanti dei Comuni limitrofi — tra cui Michele Mazza (Grottaferrata) e Debora Rossi (Velletri) — e degli enti sovracomunali, come il Commissario del Parco dei Castelli Romani Ivan Boccali, il Presidente del Sistema Castelli Romani Giuseppe De Righi e la Destination Manager della DMO Simona Ottaviani.

Un video introduttivo, curato dal fotografo e filmmaker Gianni Alfonsi, con comunicazione grafica di Marco Rufo e regia di Maurizio Canestri, ha illustrato i contenuti del progetto, le sue finalità e i possibili impatti turistici ed economici.
Cecchi: “Un’occasione per far rinascere il centro storico”
Nel suo intervento, il Sindaco Cecchi ha ripercorso le tappe che hanno portato alla realizzazione della prima fase: dalla delibera comunale del 2022 per la regolamentazione delle attività economiche nel centro storico, all’approvazione della bozza di convenzione per la gestione del progetto (2023), fino all’incarico all’architetto Massimo Batocchi per la progettazione.
“Le cantine storiche rappresentano l’anima di Marino – ha spiegato Cecchi – e il progetto vuole farne un motore di rinascita economica e culturale. Non è solo un recupero architettonico, ma una visione che lega turismo esperienziale, vino e identità locale.”
L’Assessore Mastantuono ha aggiunto che l’obiettivo è “costruire un modello di sviluppo sostenibile e permanente, che metta in rete operatori, istituzioni e associazioni, restituendo vita a luoghi che raccontano secoli di storia”.
Associazioni e produttori: “Subito la fase operativa”
Ampio consenso è arrivato dalle associazioni di categoria:
- Cinzia Franchitti, presidente dell’Unione Commercianti di Marino,
- Guglielmo Schiaffini, presidente di Coldiretti Marino,
- Cristina Zeppetella, per l’Associazione Artigiani “Z. Negroni”,
che hanno espresso il desiderio di “vedere presto il progetto tradotto in azioni concrete”.
Anche le associazioni locali e i comitati cittadini – tra cui la Pro Loco, l’Accademia Castrimeniense, Lepanto Sempre APS, Archeoclub Colli Albani e diversi comitati di quartiere – hanno manifestato pieno sostegno.
La sommelier Ilaria Giardini, della Riserva della Cascina, ha sintetizzato lo spirito del progetto:
“Le Cantine Storiche non valorizzano solo i luoghi, ma rendono il vino ambasciatore del territorio. È un circolo virtuoso in cui cultura, enogastronomia e identità locale si rafforzano a vicenda.”
Un patrimonio per il futuro
In chiusura, l’architetto Massimo Batocchi ha ringraziato l’Amministrazione e il pubblico, sottolineando come il progetto rappresenti “un segno concreto di fiducia e di visione”:
“Il lavoro svolto finora è la base di una sfida più grande: fare di Marino una destinazione turistica a tutto tondo, capace di coniugare storia, arte, vino e innovazione.”
Il progetto Cantine Storiche di Marino si conferma così come uno dei più ambiziosi interventi di rigenerazione urbana e valorizzazione identitaria dei Castelli Romani, destinato a trasformare il sottosuolo di Marino in un nuovo motore culturale ed economico per l’intero territorio.






