Ad Arpino si chiude oggi l’edizione 2025 del Certamen Ciceronianum Arpinas, appuntamento simbolo della cultura umanistica che ogni anno richiama studenti da tutta Europa. Un successo confermato dai numeri: 260 ragazzi da 13 Paesi e 18 regioni italiane, per un totale di oltre 320 partecipanti tra studenti e accompagnatori. Segui la diretta.
Un segnale forte, che mostra come il latino e il pensiero classico siano tutt’altro che dimenticati. Un ponte tra le generazioni e tra i popoli, nel segno di Marco Tullio Cicerone e del patrimonio culturale condiviso.
Una città accogliente e viva
Il Certamen non è solo una gara di traduzione e commento. Arpino, città natale di Cicerone, si è trasformata in un laboratorio culturale a cielo aperto. I giovani partecipanti hanno potuto scoprire i tesori del borgo ciociaro, visitare la Fondazione Umberto Mastroianni, partecipare a mostre e concerti, respirando la storia tra i vicoli, i palazzi, le piazze.

Tra gli eventi più apprezzati, la conferenza Urbes Latinae Linguae, che ha rilanciato la proposta per un riconoscimento Unesco. Ieri sera, la musica ha avvolto il centro storico con il Gran Galà Provincia Creativa e la “Juvenum Nox”, momento di incontro e socialità tra i ragazzi delle delegazioni.
Il saluto delle istituzioni
Questa mattina in Piazza Municipio la cerimonia di premiazione ha chiuso l’edizione 2025, con il saluto delle autorità e la presenza del giornalista RAI Francesco Repice, ormai vera icona delle radiocronache, grazie alla passione travolgente con cui riesce a far immergere l’ascoltatore nel cuore dell’azione.. Ad accompagnare l’evento anche un annullo filatelico speciale, realizzato dall’artista Guido Gabriele.
Il sindaco di Arpino Vittorio Sgarbi, seppur assente per motivi di salute, non ha fatto mancare il suo saluto e la sua vicinanza ed ha ricordato il valore simbolico del Certamen, proprio nell’anno in cui il Ministero dell’Istruzione ha reintrodotto il latino nella scuola media: “Una lingua morta solo nel parlato, ma vivissima come fonte di pensiero, storia e poesia nella formazione dell’Europa”.
La giornata conclusiva, in cui sono stati premiati i vincitori, ha visto la partecipazione anche del Presidente del Consiglio Provinciale di Frosinone, Gianluca Quadrini, che si è complimentato con studenti e organizzatori sottolineando il ruolo del Certamen come simbolo di civiltà e dialogo tra generazioni.
Durante la cerimonia, Quadrini ha ricordato l’importanza di iniziative come questa per la formazione critica dei giovani e per mantenere vivo il legame con il patrimonio culturale italiano, rappresentato in modo esemplare dalla figura di Marco Tullio Cicerone e dalla città che gli diede i natali. Dallo studio del latino e del pensiero classico, sottolinea Quadrini, emergono competenze e valori che restano fondamentali anche nella società contemporanea.
Un messaggio di pace attraverso la cultura con il Certamen ad Arpino
Il presidente del Centro Studi Umanistici Marco Tullio Cicerone, Renato Rea, ha ribadito come la cultura classica resti oggi un baluardo contro i conflitti: “Cicerone celebra la pace come valore umano. In un tempo inquieto, riaffermiamo il diritto alla coesistenza senza barriere”.
Il Certamen Ciceronianum Arpinas 2025 chiude così con un messaggio forte e attuale, che parla ai giovani di cultura, dialogo e pace. Un’eredità che Arpino custodisce con orgoglio e che, anno dopo anno, continua a donare al mondo.
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