Il Comitato Salute ed Ambiente Asl Rm5 e il Comitato Libero “A Difesa dell’Ospedale di Colleferro” hanno segnalato la chiusura degli ambulatori di cardiologia e urologia presso l’Ospedale di Palestrina.
I due organismi chiedono che venga fatta chiarezza sulle ragioni di questa decisione e invitano a una maggiore trasparenza nella comunicazione ai cittadini.
I due comitati criticano la mancanza di comunicazione da parte degli Enti pubblici in merito a servizi essenziali che vengono a mancare.
“Quando un Ente pubblico presenta le sue eccellenze sui social ma non sente la necessità di informare i cittadini dei servizi che vengono a mancare in una certa struttura pubblica, qualcuno si deve assumere l’impegno di farlo nell’interesse dei cittadini“, sottolineano Stefano Fabroni, Presidente del Comitato Salute ed Ambiente Asl Rm5, e Ina Camilli, Coordinatore del Comitato Libero “A Difesa dell’Ospedale di Colleferro”.
La sospensione degli ambulatori di cardiologia e urologia rappresenta, secondo i firmatari del comunicato, un danno significativo per la salute pubblica sul territorio.
“Siamo venuti a conoscenza del fatto che gli ambulatori di cardiologia e urologia non sono più operativi presso l’Ospedale di Palestrina e condividiamo con rammarico l’informazione con ‘tutti’ i nostri concittadini“, precisano.
I comitati spiegano di essere in attesa di conferma ufficiale da parte della Asl e chiedono che l’azienda sanitaria motivi pubblicamente la scelta. Si richiede anche una spiegazione dettagliata destinata all’utenza territoriale coinvolta, in particolare sulle ragioni che hanno portato alla chiusura di due ambulatori considerati di primaria importanza.
I comitati rivolgono un appello alla politica “Lasciamo all’opinione pubblica e alla politica stabilire se non sia necessario che gli Enti pubblici debbano informare i cittadini anche dei servizi pubblici che vengono a mancare. Valuti chi di dovere l’opportunità di tali decisioni e la politica, si assuma la responsabilità delle mancate promesse verso i cittadini“.