Il consumo di suolo nei Colli Albani è diventato una delle questioni ambientali più urgenti per i cittadini dei Castelli Romani. In seguito al successo dell’incontro tenutosi ad aprile a Frascati, il comitato Castelli Suoli Vivi e l’associazione Ripartiamo dai beni comuni annunciano un nuovo appuntamento pubblico per ribadire un messaggio chiaro: fermare la cementificazione prima che il territorio venga definitivamente compromesso.
Nuovo incontro il 29 maggio a Monte Porzio Catone
Giovedì 29 maggio, alle ore 18.00, presso la sala Ephebeum a Monte Porzio Catone, si terrà un’importante iniziativa pubblica dedicata alla riflessione e al confronto sul consumo di suolo nei Colli Albani.
L’evento sarà l’occasione per analizzare l’attuale situazione e chiedere un impegno concreto da parte delle istituzioni.

Tra i relatori figurano Michele Munafò, esperto ISPRA, che illustrerà i dati aggiornati sulla situazione del territorio, e l’architetta Marta Lelli, che presenterà lo stato dei piani regolatori e le possibili azioni da intraprendere per contrastare l’avanzata della cementificazione.
Un territorio sotto pressione
Negli ultimi anni, i Castelli Romani hanno subito una drastica riduzione delle aree verdi. Questo trend allarmante solleva una domanda fondamentale: fino a che punto si potrà spingere la cementificazione senza compromettere la qualità della vita?
I comitati propongono una sola soluzione: consumo di suolo zero. Un obiettivo ambizioso, ma necessario, per evitare che il futuro dei Colli Albani venga segnato da uno sviluppo urbano incontrollato che rischia di trasformare l’area in un’appendice residenziale di Roma, scollegata dal suo prezioso patrimonio ambientale e culturale.
Una chiamata all’azione
L’incontro del 29 maggio rappresenta un momento cruciale per far sentire la voce dei cittadini e rilanciare la partecipazione pubblica.
Solo attraverso una mobilitazione collettiva sarà possibile difendere l’identità del territorio e contrastare le scelte urbanistiche dannose.
Il motto “Sinite Florere!” – lasciate fiorire – torna a risuonare con forza tra i cittadini dei Castelli Romani, che non vogliono arrendersi alla logica del profitto a scapito dell’ambiente.
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