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Home » Blog » Coordinamento ambientalista dei Castelli Romani “Notizie scorrette sulla gestione dei boschi”

Coordinamento ambientalista dei Castelli Romani “Notizie scorrette sulla gestione dei boschi”

RedazioneRedazione27/05/20253 Mins Read
Uno scorcio del bosco dei Castelli Romani

“Durante un recente incontro pubblico, sono state diffuse informazioni scorrette sulla gestione dei boschi nei Castelli Romani. È quindi necessaria una precisazione sulla gestione forestale nei Castelli Romani, per riportare al centro del dibattito dati reali e un approccio trasparente”. E’ quanto afferma il Coordinamento ambientalista dei Castelli Romani.

Nessun disboscamento: solo interventi su castagneti coltivati

Secondo il Coordinamento ambientalista dei Castelli Romani, nei Castelli Romani non avvengono disboscamenti né su foreste primarie né su aree protette. Gli interventi riguardano esclusivamente castagneti da coltivazione, impiantati in epoche passate per usi agricoli e forestali, gestiti con tecniche che favoriscono la ricrescita degli alberi dalle radici originarie.

Il legno non è destinato alla biomassa

Un altro punto da chiarire, per il Coordinamento è la destinazione del legname: la maggior parte del legno prelevato viene utilizzata per paleria e strutture, non per la produzione energetica da biomassa. Solo rami e scarti sono impiegati per le tradizionali fascine usate nei forni a legna locali.

Il Parco dei Castelli Romani è cresciuto, non diminuito

Il Coordinamento poi puntualizza sulla superficie superficie forestale del Parco Regionale dei Castelli Romani. I dati ufficiali mostrano che, dopo la sua istituzione nel 1984 e la riperimetrazione ottenuta dal Coordinamento ambientalista, il Parco è passato da 9.500 a 15.790 ettari nel 1999. Non esiste alcuna prova di una riduzione delle aree boschive.

“Dal 1985 al 1999 la superficie del Parco è cresciuta di oltre 6.200 ettari.” Dice il Coordinamento ambientalista dei Castelli Romani

Invito al confronto: serve una visione condivisa

Il Coordinamento ambientalista dei Castelli Romani ribadisce l’invito agli attivisti e agli organizzatori degli eventi pubblici a partecipare a confronti tecnici e trasparenti. È già in corso l’elaborazione di un Piano di conservazione partecipato che punta a tutelare i boschi in modo condiviso, senza conflitti.

Le vere emergenze denunciate

Negli ultimi anni, il Coordinamento ha sporto diverse denunce documentate su tagli illegittimi nei boschi:

  • Luglio 2023 – Taglio massivo di querce autoctone, Faete (Rocca di Papa)
  • Agosto 2022 – Abbattimento di alberi in siti SIC, Rocca di Papa
  • Aprile 2022 – Tagli non autorizzati, Doganella (Rocca Priora)
  • Luglio 2019 – Irregolarità nei tagli, Artemisio (Lariano e Velletri)
  • Giugno 2019 – Tagli su alberi autoctoni, Artemisio (Velletri e Lariano)

La difesa dell’ambiente non ha bisogno di fake news

Il Coordinamento sottolinea l’urgenza di un dibattito basato su verità, dati ufficiali e rispetto reciproco. Le informazioni distorte danneggiano la tutela ambientale e dividono il fronte ecologista in un momento politico cruciale per il futuro del Parco.


“Non serve una narrazione sensazionalista”

Una precisazione sulla gestione forestale nei Castelli Romani è oggi fondamentale per arginare una narrazione sensazionalista. La vera tutela ambientale richiede conoscenza, partecipazione e responsabilità. Solo così si può costruire un futuro sostenibile per i boschi e le comunità dei Castelli.

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