I Consiglieri delle Minoranza del Comune di Cori hanno lanciato un appello pubblico ai colleghi di Maggioranza, richiamando l’attenzione sulla questione morale e sulla legittimità dei comportamenti amministrativi legati agli abusi edilizi che, secondo loro, continuano a imperversare sul territorio comunale.
Il coinvolgimento della Presidente del Consiglio comunale in queste vicende – sostengono le Minoranza – getterebbe “un’ombra pesante sull’intera gestione urbanistica del paese”.
Le richieste di dimissioni respinte
Per fare chiarezza e restituire fiducia ai cittadini, i rappresentanti di opposizione hanno chiesto più volte alla Presidente del Consiglio di fare un passo indietro, rinunciando al proprio incarico.
Richieste che, tuttavia, sono state sempre respinte, così come le sollecitazioni rivolte al Sindaco De Lillis affinché procedesse alla revoca della Presidenza e della delega al SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive).
“Le ombre restano: serve una presa di responsabilità”
Secondo le Minoranza, i recenti sviluppi giudiziari, sugli abusi edilizi a Cori, con la conclusione di un procedimento penale e il prosieguo di quello amministrativo davanti al TAR, confermano le criticità già denunciate e le “ombre” sulla gestione urbanistica locale.
La lettera aperta, firmata da Germana Silvi, Aristide Proietti, Evaristo Silvi, Davide Mariani e Tommaso Cherubini, diffusa nelle ultime ore intende scuotere le coscienze dei consiglieri di maggioranza, invitandoli a una riflessione “sul piano etico e politico”, oltre le logiche di appartenenza.
“Ogni consigliere – scrivono – è chiamato a valutare i comportamenti che emergono dagli atti giudiziari e a esprimere la propria posizione al di là delle indicazioni di scuderia”.





