Un corteo per dire basta alla cementificazione e ai progetti dannosi come il nuovo inceneritore di Roncigliano-S.Palomba e l’ampliamento del cementificio di Artena.
Sabato 24 maggio, alle ore 16.00, il Coordinamento Contro le Nocività Ambientali chiama i cittadini a manifestare da piazza Mazzini ad Albano fino ad Ariccia, per chiedere la difesa del territorio dei Castelli Romani.
Gli organizzatori denunciano la condizione critica dell’area.

“I nostri laghi stanno morendo, i nostri boschi vengono abbattuti, il nostro territorio viene soffocato dal cemento”, si legge nell’appello pubblico.
Il corteo in difesa del territorio dei Castelli, vuole opporsi non solo ai nuovi impianti previsti, ma anche alla perdita degli spazi verdi, alla crescente urbanizzazione a scopo turistico, al rischio per i laghi millenari e ai problemi di inquinamento atmosferico.
“Questa terra è la nostra casa, la nostra identità, il nostro futuro, accogliente con tutti ma incompatibile con chi vuole sfruttarla con progetti che la devastino“, afferma il Coordinamento.
I rischi sul territorio
Secondo gli organizzatori, sono in pericolo 8.000 ettari di bosco sottoposti a tagli autorizzati, due laghi storici sempre più compromessi, e spazi verdi sacrificati agli interessi immobiliari.
Il diritto a vivere in un ambiente sano e accessibile resta una priorità non garantita. Gli impianti di trasformazione dei rifiuti “spesso soggetti a incendi” aggravano la situazione.
Nel mirino finisce anche la storica discarica di Roncigliano, che si avvicina a cinquant’anni di attività.
“Ci troviamo di nuovo a respingere una nuova ipotesi di inceneritore voluto da ACEA e Gualtieri, nella stessa zona dove il boss dei rifiuti Cerroni voleva fare un simile impianto”. Dicono.
Il Coordinamento ricorda come la mobilitazione dei cittadini fermò in passato progetti simili: “Se ancora non è stato piantato un chiodo per quello che invece doveva risolvere i problemi di Roma per i rifiuti del Giubileo vuol dire che siamo ancora in tempo per rispedire al mittente questo nuovo scempio“.
I problemi del territorio toccano anche trasporti, sanità, scuola e mancanza di edilizia popolare.
Le amministrazioni locali e gli enti pubblici, secondo la nota, “si piegano sistematicamente agli interessi del profitto immediato” e il fenomeno del “greenwashing” non basta a coprire danni e responsabilità.
Il Coordinamento invita “ogni cittadino, ogni comitato, ogni associazione ad unirsi e partecipare, senza bandiere di partito” al corteo in difesa del territorio dei Castelli
La mobilitazione punta a dare voce alle reali necessità della popolazione locale e ad affermare la volontà di difendere il territorio.
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