Si è svolta presso il Consiglio regionale del Lazio una seduta congiunta della XII Commissione “Tutela del territorio, erosione costiera, emergenze e grandi rischi, protezione civile, ricostruzione” e dell’VIII Commissione “Agricoltura, ambiente”, per discutere delle criticità ambientali dei laghi di Nemi e Albano, con particolare riferimento all’allarmante calo dei livelli idrici.
L’incontro ha coinvolto sindaci dei Castelli Romani, amministratori locali, rappresentanti di associazioni ambientaliste e comitati cittadini. I dati aggiornati illustrati da Aubac confermano la preoccupazione: il lago di Albano è stabile a -2,12 metri, 35 centimetri in meno rispetto allo scorso anno, mentre il lago di Nemi ha registrato un lieve aumento di soli quattro centimetri nell’ultima settimana.
Nonostante l’importanza dell’audizione e la partecipazione attiva dei territori, l’azione amministrativa in materia resta, per ora, poco più che una raccolta di buoni propositi. All’orizzonte non si intravede ancora un piano operativo concreto in grado di affrontare in modo sistemico il deterioramento ambientale dei laghi e del loro ecosistema.
Negli anni non sono mancati parole, audizioni e incontri, ma nessuno di questi ha mai davvero prodotto un cambio di passo o generato azioni concrete a tutela e salvaguardia dell’area dei Castelli Romani.
Si sente sempre con maggiore insistenza parlare di valorizzazione del patrimonio ambientale ma senza una reale visione del futuro. Valorizzare infatti i laghi e le aree verdi è senza dubbio un obiettivo cruciale, ma senza una reale e tempestiva tutela dell’ambiente e dei boschi che caratterizzano il paesaggio dei Castelli Romani, nel giro di pochi anni ci sarà ben poco da promuovere. L’antropizzazione crescente, con urbanizzazione diffusa e pressioni edilizie, continua a erodere uno dei patrimoni paesaggistici più preziosi e unici d’Italia.
La Spunta continuerà a sostenere e a seguire le battaglie dei comitati, convinta che il loro ruolo sia vitale nella difesa dei beni comuni e nella promozione di una consapevolezza ambientale necessaria per garantire un futuro sostenibile all’intera area a sud di Roma. Solo da un confronto autentico e continuativo tra istituzioni e cittadini potrà nascere una vera strategia di salvaguardia. I laghi non possono più aspettare.
Segui le altre notizie sui Castelli Romani