Un drammatico caso di accumulo compulsivo di animali è emerso nei giorni scorsi a Velletri, dove oltre cinquanta gatti — tra adulti e cuccioli — sono stati trovati in condizioni sanitarie disastrose. La segnalazione è partita dall’associazione “I Gatti&Cani di Velletri”, che ha lanciato un appello urgente su Facebook per chiedere aiuto alla cittadinanza. Servono adozioni, stalli temporanei, cibo, farmaci e materiali di prima necessità per fronteggiare l’emergenza. «Parliamo di decine di gattini e gatti adulti in pericolo di morte», si legge nel post. «Alcuni sono ciechi, denutriti, sporchi, feriti. Mancano cibo, igiene e cure mediche di base».
Dietro questa vicenda si nasconde una storia complessa, al limite tra disagio sociale e patologia psichiatrica. A tenere gli animali in casa, una donna del posto, apparentemente convinta di volerli accudire, ma incapace di fornire loro un ambiente salubre. Secondo quanto riportato dal sito Open, la donna avrebbe alle spalle un passato segnato da un grave trauma: la perdita del figlio, morto in circostanze mai chiarite circa quindici anni fa. Una ferita che l’avrebbe condotta a isolarsi, sviluppando una relazione distorta con gli animali.
«Non voleva far loro del male, era convinta di proteggerli», raccontano fonti vicine alla vicenda. Alcune sue dichiarazioni, però, lasciano sconcertati: pare fosse persuasa che «bere il plasma dei gatti avrebbe salvato il mondo dalla prossima pandemia». Frasi che gettano ulteriore luce su uno stato di evidente fragilità mentale, aggravato da un contesto di abbandono e solitudine.

Intanto, i volontari a Velletri continuano a lavorare senza sosta per salvare quanti più gatti possibile. Servono crocchette kitten e adult, paté, bustine, colliri, farmaci, lettiere, segatura. Ma soprattutto, servono braccia, case, tempo e amore. L’appello è chiaro: «Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti per salvare queste vite».
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