Estate 2025, codice nero sempre più frequente nel Lazio, ed anche ai Castelli Romani è allarme incendi. Con temperature torride e cambiamenti climatici che aumentano la potenza termica delle fiamme, la regione vive un’emergenza incendi senza precedenti: vite umane in pericolo, ettari di natura distrutti, biodiversità compromessa.
Il Coordinamento Ambientalista dei Castelli Romani lancia un appello urgente alla Regione Lazio per azioni concrete e immediate.
Le richieste degli ambientalisti
Tra le misure proposte:
- Maggiore attenzione agli incendi “minori”, spesso sottovalutati ma potenzialmente disastrosi.
- Campagne di sensibilizzazione rivolte ai cittadini per segnalare tempestivamente ogni principio di incendio.
- Potenziamento del numero unico di emergenza 112 durante il periodo estivo.
- Sostegno economico ai gruppi di Protezione Civile, che oggi arrivano a pagare di tasca propria carburante e attrezzature.
“Pochi sanno che molti volontari si autofinanziano – denunciano dal Coordinamento – eppure il loro lavoro salva boschi, case e persone”.
Il fuoco, nemico della biodiversità
Oltre alla minaccia diretta alle persone, gli incendi devastano ecosistemi, impoveriscono il suolo e riducono la biodiversità.
Il Coordinamento collabora da anni con la VAB – Vigilanza Antincendio Boschivo, organizzando ogni marzo un corso gratuito di avvistamento incendi.
La crisi idrica aggrava la situazione: con le falde abbassate e torrenti, zone umide e sorgenti a secco, boschi e aree agricole diventano veri e propri inneschi naturali per le fiamme.
Come diventare volontari
Chi vuole contribuire alla protezione del territorio può:
- Inviare un messaggio al 340 0631104
- Entrare in uno dei gruppi di Protezione Civile locali
Rinascita dopo le fiamme
A partire da settembre, il Coordinamento avvierà un piano di rinaturalizzazione delle aree colpite dagli incendi 2025.
Servono volontari per piantare alberi e curarli presso il vivaio forestale collettivo.
APPROFONDIMENTO – I numeri dell’emergenza incendi nel Lazio
- +40% di incendi boschivi rispetto al 2024 (dati Protezione Civile regionale).
- Oltre 2.000 ettari di bosco bruciati solo tra giugno e agosto 2025.
- Tempi medi di spegnimento aumentati del 25% a causa di carenza di mezzi e personale.
- Picchi di intervento in codice nero: fiamme fuori scala rispetto alle capacità di risposta ordinaria.