Giampiero Fabrizi, capogruppo della Lista Ottaviani al Comune di Frosinone, ha risposto duramente alla richiesta di dimissioni del sindaco Mastrangeli, avanzata dal Partito Democratico locale. Il dibattito si è acceso dopo l’approvazione del nuovo sistema urbano di trasporto ecologico, il bus rapid transit, da parte della giunta comunale.
Fabrizi ha ironizzato sulla richiesta del PD, definendola “un colpo di sole agostano” o, in alternativa, una “anticipazione carnascialesca, fuori stagione”. Ha aggiunto: “potremmo ipotizzare che si tratti di una mera anticipazione carnascialesca, fuori stagione, di una richiesta proveniente dalla riserva degli indios in Amazzonia, indirizzata a Trump, di arrendersi sulla scalinata esterna di Capitol Hill alla loro dichiarazione di guerra a base di cerbottane”.
Passando a toni più concreti, Fabrizi ha ricordato la gestione finanziaria delle precedenti amministrazioni di centrosinistra e le difficoltà lasciate in eredità. “Dopo aver dilapidato per anni con le loro amministrazioni, il bilancio comunale, lasciando oltre decine di milioni di debiti ripianati dalle amministrazioni Ottaviani e Mastrangeli, dopo non aver realizzato in città neppure 1 mq quadro di una piazza o di uno spiazzo sul quale piantare neppure un fuscello di cicoria, dopo che avevano regalato alla città un trasporto pubblico locale fuori da ogni indice e standard ecologico europeo, dopo aver assistito in modo inerme al superamento degli indici massimi di tollerabilità in materia di polveri sottili e di PM10, adesso vengono a chiederci le dimissioni di Mastrangeli per aver portato la città di Frosinone a scegliere strumenti innovativi e ad impatto ambientale, zero, nella materia del trasporto pubblico e della circolazione stradale?”
In merito al futuro politico, Fabrizi ha concluso: “Si rassegnino, allora. Se il PD di Frosinone continua ad avere questo approccio così oscurantista, demagogico al ribasso e manifestamente retrò, allora il centrodestra continuerà a governare la città di Frosinone almeno per i prossimi vent’anni. Con chiunque, naturalmente, tranne che con la preistoria dell’ambiente e della politica di questo PD”.
Affermazioni, quelle di Fabrizi che appaiono come vera propaganda, perché forse il capogruppo dimentica la realtà, con la città in subbuglio, un problema sicurezza enorme allo scalo e la presa di distanza di Fratelli d’Italia proprio sull’approvazione in giunta della Delibera sul tracciato del BRT. Un tentativo di spostare l’attenzione su una maggioranza che si sta dissolvendo come nebbia al sole.

Sul lato ambientale vale la pena ricordare a Fabrizi che Frosinone è ancora la città più inquinata d’Italia governata ininterrottamente da 15 anni dal centro destra e da sindaci a trazione leghista.
Ma la politica è l’arte dell’impossibile e questo si sa. A distanza gli fa eco il segretario del PSI Mateo Zemblaku.
“Esiste un problema politico enorme all’interno della maggioranza (è un eufemismo) che sostiene il Sindaco Mastrangeli. L’intervento, nell’ultimo consiglio comunale, di Corrado Renzi, capogruppo della lista Per Frosinone (che esprime il vice Sindaco Antonio Scaccia) ha messo in evidenza una fragilità politica difficile da ricompattare.” Afferma Zemblaku
“Mastrangeli aveva iniziato il mandato di Sindaco con una maggioranza di 22 consiglieri su 33. Oggi è a quota 16 su 33 e ha bisogno che tengano il numero legale 3 esponenti su 4 nella lista dell’Avvocato Marzi, candidato Sindaco di una parte del centrosinistra alle elezioni comunali di 3 anni fa. Dunque, siamo a quello che il nostro Capogruppo è in consiglio comunale, Vincenzo Iacovissi, ha definito acutamente il governo della “non sfiducia” appunto.” Fa notare il segretario del PSI.
“Ma la situazione politica si è ulteriormente aggravata con l’ultima Giunta comunale che ha affrontato il tema del BRT. Infatti, in tale occasione, Fratelli D’Italia ha disertato la riunione, attaccando il Sindaco. Ed anche il Presidente del Consiglio Comunale, Massimiliano Tagliaferri, ha marcato un forte dissenso. C’è, ormai, un’instabilità politica cronica e insuperabile; della quale bisognerebbe prendere atto, chiedendo ai cittadini di tornare a votare.” Sottolinea l’esponente socialista
“Noi Socialisti non abbiamo paura di elezioni anticipate. Siamo pronti. E non abbiamo paura perché rappresentiamo, per coerenza di linea politica e per contenuti programmatici, l’unica alternativa veramente credibile alla maggioranza della “non sfiducia“.
Il confronto resta aperto tra maggioranza e opposizione, con Frosinone al centro delle trasformazioni legate alla mobilità sostenibile e alla crisi, ormai atavica della maggioranza che non c’è.