Durante i festeggiamenti del 1° maggio nel quartiere Colle Cottorino, a Frosinone, la cittadinanza ha preso posizione contro la costruzione di un forno crematorio a Frosinone. Un tema delicato, quello della salute e dell’ambiente, che ha attirato l’attenzione di medici e associazioni, ma che ha anche subito pressioni politiche poco trasparenti.
Il Comitato Festeggiamenti del 1° maggio, in collaborazione con il Comitato No Forno Crematorio, l’Associazione Medici di Famiglia per l’Ambiente e l’associazione Fare Verde Città e Provincia di Frosinone, ha messo al centro dei due giorni di festa un tema di assoluto rilievo: il rischio sanitario e ambientale legato all’installazione di un forno crematorio nella città.
Durante la prima serata, i medici Teresa Petricca e Giovambattista Martino hanno informato centinaia di cittadini, portandoli a firmare per il NO al forno crematorio.

Il blocco della seconda serata: pressioni politiche
Secondo quanto riferito dagli organizzatori, nella seconda serata sarebbe intervenuta una “pressione politica” volta a impedire che i medici potessero replicare il loro intervento.
“Si è trattato di una chiara intimidazione alla libera espressione del pensiero,” affermano i promotori.
Un fatto definito grave da tutte le realtà coinvolte, che hanno parlato di un tentativo di “censura inaccettabile” su un tema scientificamente fondato, relativo alla salvaguardia della salute pubblica.
I promotori della protesta
Le realtà firmatarie della protesta sono:
- Comitato No Forno Crematorio
- Associazione Medici di Famiglia per l’Ambiente
- Fare Verde Città e Provincia di Frosinone
- Comitato Selva dei Muli
- Convivium Perenne
- Comitato Fontana Unica
Tutti uniti nel difendere il diritto alla salute e alla libera informazione.
Il contesto ambientale di Frosinone
Frosinone è da anni tristemente nota per la pessima qualità dell’aria, come evidenziato da numerosi report ambientali (es. Legambiente).
Introdurre un impianto come un forno crematorio in un territorio già compromesso potrebbe rappresentare un grave rischio sanitario, in particolare per quartieri popolari come Colle Cottorino, hanno sostenuto i medici.
La vicenda del forno crematorio a Frosinone evidenzia ancora una volta la distanza tra politica e cittadinanza quando si tratta di tutela della salute. Le associazioni chiedono trasparenza, ascolto e confronto.
“Qualità dell’aria a Frosinone: i dati ARPA”