Se nella maggioranza che sostiene Cecchi ci sono fibrillazioni, dentro Fratelli d’Italia a Marino, si è arrivati ai ferri corti. Non era passata inosservata infatti, la posizione espressa dal direttivo di Fratelli d’Italia che nei giorni scorsi aveva bocciato senza appello la proposta del PUGC che il sindaco voleva presentare in consiglio comunale, come poi ha fatto.
Ma ancora di più non è passata inosservata l’assenza dei due consiglieri comunali di Fratelli d’Italia al consiglio comunale, una assenza che non era concordato, visto quello che sta accadendo.
Proprio Fabrizio De Santis e Simone Del Mastro hanno preso carta e penna ed hanno dato le loro motivazioni all’assenza in consiglio.
Una assenza dovuta alla possibilità di una entrata di Fratelli d’Italia nella maggioranza Cecchi, sancita a loro dire addirittura da un documento.
Questa ricostruzione non è andata giù al direttivo e nemmeno al coordinatore comunale che ha girato, ai vertici del partito, il comunicato dei consiglieri. Ma cosa hanno detto Del Mastro e De Santis? Queste le loro parole.
“Il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia Marino, com’è ormai noto, non ha presenziato alle sedute consiliari del 25 e 30 luglio 2025 tenendo una posizione parzialmente diversa rispetto a quanto chiesto dal coordinatore comunale. La nostra scelta politica ha suscitato commenti vari ed è pertanto giusto fare chiarezza, trascorsi alcuni giorni dai fatti.” Affermano.
“La nostra assenza nei due consigli comunali ha fatto semplicemente da naturale prosecuzione alla dichiarazione d’intenti del 26 giugno 2025, condivisa da tutto il partito e dalla maggioranza attualmente alla guida di Palazzo Colonna, per l’imminente avvio del confronto politico e programmatico utile all’ingresso di Fratelli d’Italia in coalizione e alla ricomposizione del centrodestra unito anche a Marino.” Proseguono.
“Siamo quindi rimasti molto sorpresi dalle richieste di votare contro in entrambi i consigli comunali, accompagnate peraltro da note stampa dai toni molto critici nei confronti dell’attualmente maggioranza.” Continuano, cominciando la critica nei confronti del direttivo cittadino di FDI.

“Alla data della dichiarazione d’intenti con tanto di simboli, sottoscritta soltanto il 26 giugno 2025, erano infatti già ben noti a tutti sia i contenuti del nuovo PUCG, che la crisi in seno alla maggioranza di Cecchi con tre consiglieri comunali dissidenti.”
“L’improvviso atteggiamento di ritrosia, in totale controtendenza rispetto a quanto condiviso soltanto a fine giugno e senza alcuna strategia politica quantomeno a noi nota, ha lasciato il gruppo consiliare francamente spiazzato e col timore di fare sponda ad altri piani orchestrati da terze persone esterne a Fratelli d’Italia.” Precisano Del Mastro e De Santis.
“L’assenza in aula non è stata assolutamente frutto di trattative individuali fra i consiglieri comunali e l’attuale sindaco. Nessuno ha mai ricevuto specifiche garanzie circa ruoli in giunta o incarichi.” Sottolineano i due consiglieri, smentendo le voci su possibili incarichi a loro promessi dal sindaco Cecchi.
“Il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia non è mai venuto meno al suo ruolo di opposizione in questi quattro anni esprimendo il proprio voto contrario, quando è stato giusto e politicamente legittimo farlo. La dichiarazione d’intenti del 26 giugno 2025 muta evidentemente gli equilibri di una ordinaria e normale opposizione.” Precisano gli esponenti di FDI che ribadiscono come, con la firma di un documento programmatico, anche l’atteggiamento dei consiglieri comunali e del partito doveva essere diverso.
“Dopo la politica, poi, c’è anche la forma che non è certamente meno importante. Il gruppo consiliare ha infatti appreso la richiesta di presenziare ai due consigli comunali e votare contro solamente tramite messaggi WhatsApp, note stampa ed un telegramma.” Aggiungono ancora.
“Si è quindi verificato, a nostro parere, un problema di metodo bypassando totalmente il gruppo consiliare con scelte apparentemente calate dall’alto.” Confermando quindi la mancanza di dialogo tra il partito e il gruppo consiliare.
“Queste criticità sono state tutte evidenziate nella riunione di venerdì 1 agosto 2025 con l’intento comune di andare avanti con spirito propositivo e di condivisione. Questo confronto è stato altresì utile per evidenziare come la gestione di una realtà così importante, che ormai rappresenta saldamente il partito di maggioranza relativa nelle coalizioni di centrodestra a livello nazionale e regionale e che quindi si compone di tante anime ed altrettante sensibilità politiche, necessiti di un’attenzione particolare per una migliore gestione di ogni dinamica.” Sottolineano Del Mastro e De Santis chiedendo, dunque, al partito locale maggiore presenza e partecipazione e poi il passaggio sul sostegno dei vertici regionali alla loro decisione di non presentarsi in consiglio.
“Ringraziamo i nostri riferimenti regionali per averci dato supporto e larga copertura politica in questi giorni davvero complessi dando dimostrazione, ancora una volta, di affidabilità e serietà.”
“Adesso inizia una nuova fase, in cui c’è la possibilità di riunire il centrodestra anche a Marino mettendo fine all’anomalia politica che ci vede in opposizione ormai da quattro anni. Serve un partito unito e compatto, che sia in grado di valutare se ci siano davvero le condizioni per l’ingresso organico e definitivo in maggioranza.” Precisano i consiglieri che auspicano l’entrata in maggioranza del partito, nel rispetto del documento, chiedendo già rappresentanza e rappresentatività.
“Questo passaggio è legato inevitabilmente al legittimo e degno riconoscimento della doverosa centralità politica e della giusta agibilità amministrativa che si deve riservare a Fratelli d’Italia, che resta la prima forza politica in tutta la Nazione.”
“Nessuno di noi si è mai sottratto di fronte alle responsabilità delle proprie decisioni ma abbiamo evitato di commentare pubblicamente a caldo per tutelare innanzitutto il partito e attendere un necessario confronto de visu con gli organi locali del partito che sarebbe stato auspicabile avvenisse prima dei due consigli comunali e non dopo, come poi si è verificato.” Fin qui la nota dei due consiglieri comunali che affermano di essersi comportati in questo modo in quanto sostenuti dai vertici regionali del Partito, senza dire però da chi.
Non si è fatta attendere la replica affidata a Fabio Martella del direttivo marinese del Partito. “Nella città di Marino Laziale provincia di Roma, il partito Fratelli d’Italia è rappresentato dal Coordinatore eletto Felice Catapano, dal suo direttivo eletto, dal Presidente Provinciale nonché senatore Marco Silvestroni, dal Presidente Regionale Onorevole Trancassini e dalla nostra Coordinatrice Nazionale Arianna Meloni.” Afferma Martella.
“I Consiglieri eletti democraticamente Fabrizio De Santis ed il Capogruppo attuale geometra Simone Del Mastro, sono giustamente e legittimamente organo amministrativo di questa legislatura con il Sindaco Cecchi, sono del partito Fratelli d’Italia di Marino della Regione e dell’amata nostra Italia.” Dice Martella che passa poi a stigmatizzare il comportamento dei due consiglieri comunali richiamandoli a rispettare le indicazioni del direttivo a livello locale.
“Pertanto le decisioni di un partito giuste o sbagliate a secondo della visione e prospettiva politica futura vanno rispettate. Auspico e credo fortemente in una unione forte prima nel nostro partito e poi in una Rigenerazione nuova e futura di un centro destra forte e coeso con tutte le varie anime che compongono sia Fdi Marino che nel centro destra attuale al governo della mia città.”
Volano gli stracci, dunque e ad avallare questa ipotesi arriva poco dopo la dichiarazione del coordinatore cittadino Felice Catapano
“In riferimento all’articolo apparso oggi su alcuni organi di stampa locali e sui social media a firma dei due consiglieri comunali di Fratelli D’Italia a Marino, comunico di aver proceduto alla trasmissione del suddetto comunicato agli organi di Partito competenti per le valutazioni del caso.” Questo è quanto affermato da Felice Catapano, Coordinatore di FDI per il comune di Marino. L’estate marinese, già di per se calda, sul fronte politico rischia di diventare incandescente.