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Home » Prima pagina » Frosinone, la piazza dello Scalo come la tela di Penelope. Appena fatta, già viene smantellata

Frosinone, la piazza dello Scalo come la tela di Penelope. Appena fatta, già viene smantellata

Eugenio SiracusaEugenio Siracusa08/10/2025 ore 19:503 Mins Read Prima pagina
I lavori sulla piazza appena rifatta

La piazza dello scalo a Frosinone, come la tela di Penelope, che la faceva di giorno e la disfaceva di notte.

Non sono neanche passati quattro mesi dall’inaugurazione della piazza dello scalo, che da qualche giorno sono cominciati i lavori per rompere quanto è stato realizzato.

Soldi sprecati. I lavori sono quelli previsti per il completamento di piazzale Kambo, ma soprattutto sono cominciati i lavori per la realizzazione del BRT, il Bus Rapid Transit.

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Quindi per consentire questi lavori si sta rompendo la piazza dello Scalo, inaugurata neanche quattro mesi fa.

Inevitabili le perplessità dei cittadini che hanno visto arrivare le transenne e gli operai che armati di escavatore e martello pneumatico hanno cominciato ha distruggere quanto fatto da pochi mesi.

Eppure non si poteva evitare questo sperpero di denaro pubblico. Sarebbe forse bastato un coordinamento tra gli assessori Scaccia e Retrosi per evitare questo sperpero di denaro pubblico?

Probabilmente si, se questa amministrazione fosse in grado di pianificare interventi complessi.

Adesso bisognerà attendere. Ma la questione è arrivata in consiglio comunale ed è stato Anselmo Pizzutelli a sollevare il problema. “A seguito due, tre varianti del BRT si decide di intervenire su una piazza appena pavimentata? Questo non è politica del fare bene, ma del fare e basta”.

Il sindaco ha risposto senza troppo scomporsi. “Non ci vedo nulla di strano – ha detto Riccardo Mastrangeli – una altra parte che dovremo rivedere è l’isola nei pressi della vinicola. Questa è la progettualità non ci vedo niente di strano. L’importante è portare avanti la progettualità in maniera attenta. Se si disegna una asola in piena piazza non ci vedo nulla di strano. Se fossimo venuti avanti avremmo chiuso ancora di più la carreggiata e la pensilina dove l’avremmo dovuta mettere? Quello è il punto obbligato della corsa del pullman. Non vedo nulla di strano. Potevamo farlo prima, può darsi. La progettazione però è successiva, quindi che succede se dobbiamo mettere i cassonetti non rompiamo i marciapiedi? Non ci vedo nulla di strano in tutto ciò“

Quindi il Mastrangeli pensiero è questo. Che problema c’è se sono stati spesi dei soldi per rifare una piazza e dopo quattro mesi rompere tutto per fare un altro progetto. Appare evidente che in tutto ciò traspare l’assenza di una programmazione ragionata su tutti gli interventi, che è stato il centro dell’intervento di Pizzutelli.

“Non ci vede nulla di strano? L’esempio che ha fatto non è calzato. State facendo un intervento su una piazza appena realizzata.” ha detto Pizzutelli.

“La progettazione serve a questo: a capire come si devono fare le cose, altrimenti si va avanti a tentoni, si naviga a vista, non c’è una progettazione. Non ci poteva essere una progettazione perché il progetto dato in appalto al BRT transitava su Sacra famiglia, quindi non avevate realizzato la pensilina, avete deciso di farlo passare su via don Minzoni, via Puccini in sede propria e alla Sacra Famiglia.” Ha aggiunto Pizzutelli.

“Oltre a rompere la piazza appena pavimentata, salteranno tutti i posti macchina. Rispetto ai lavori su via Marittima, non è certo farina del suo sacco, ma è Acea che sta facendo investimenti mica l’amministrazione. Bisogna fare una vasca di espansione, in quella zona, altrimenti il troppo pieno degli scarichi cittadini andrà scaricato nel fiume Cosa. Ecco perché bisognava fare la vasca di decantazione, invece avete fatto un isolotto e adesso ci deve passare il Brt, con una variante. Questa è approssimazione.”

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Eugenio Siracusa

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