Dal 2026 il 4 ottobre tornerà ad essere festa nazionale in Italia. La data, dedicata a San Francesco d’Assisi, Patrono d’Italia e simbolo universale di pace, umiltà e rispetto per il Creato, era da tempo chiesta da diversi movimenti e associazioni.
La decisione è stata presa con l’approvazione definitiva al Senato da parte della Commissione Affari Costituzionali. Proprio nel 2026, inoltre, ricorre l’ottavo centenario della morte del Santo di Assisi.
La scelta di riportare questa giornata civile come festa nazionale si lega non soltanto all’eredità religiosa e culturale di San Francesco, ma anche ai valori che questa figura rappresenta per tutta la società italiana.

Esponente di un messaggio che parla ancora oggi a tutte le generazioni, San Francesco è stato proclamato nel 1979 Patrono degli ecologisti da Papa Giovanni Paolo II, per il suo legame speciale con la natura. Il suo Cantico delle Creature anticipava di secoli la sensibilità attuale verso la tutela dell’ambiente.
Piergiorgio Benvenuti, Presidente di Ecoitaliasolidale, ha sottolineato il significato della ricorrenza: “San Francesco, con la sua vita semplice e in armonia con la natura, è oggi più attuale che mai. In un tempo segnato da emergenze ambientali e da forti divisioni, il suo messaggio può guidarci verso scelte più consapevoli, più solidali, più giuste”.
Per Benvenuti questa nuova giornata di festa deve essere occasione di impegno e di riflessione, non soltanto spirituale ma anche sociale e ambientale: “Il 4 ottobre non è solo una giornata spirituale, ma anche un invito all’impegno personale e collettivo per la tutela del pianeta, per la promozione della pace e per uno stile di vita rispettoso delle persone e dell’ambiente”.
Il ritorno della festa nazionale, aggiunge Benvenuti, offre la possibilità a credenti e non di fermarsi e riflettere su ciò che conta davvero: “offrire a tutti – credenti e non – un’occasione per fermarsi, riflettere e ripartire da ciò che davvero conta: il rispetto per la vita, la responsabilità verso l’ambiente e il desiderio di un futuro più umano e solidale”.





