Il Comune di Aprilia ha ufficializzato la decisione di costituirsi parte civile nel processo “Assedio”, l’inchiesta che lo scorso luglio ha portato all’arresto di oltre venti persone, tra cui l’ex sindaco Lanfranco Principi, e che ha condotto allo scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose.
La decisione è stata formalizzata con la deliberazione della Commissione straordinaria con i poteri della Giunta comunale n. 1 del 5 giugno 2025, con la quale è stata autorizzata la costituzione di parte civile nel procedimento penale dinanzi al Tribunale di Latina, la cui prima udienza è fissata per il 10 giugno.
Secondo quanto riportato nel corpo della delibera, i fatti contestati – commessi tra il 2018 e il 2021 sul territorio apriliano – avrebbero non solo turbato il regolare esercizio dell’attività amministrativa, ma anche causato “allarme sociale” e arrecato un grave discredito all’immagine del Comune. Il riferimento è in particolare all’assegnazione di appalti pubblici a società riconducibili ad alcuni degli imputati, che sarebbero affiliati all’associazione mafiosa oggetto dell’inchiesta. Le indagini ipotizzano inoltre un “patto di scambio politico-mafioso” da cui uno degli arrestati, eletto nel 2023, avrebbe tratto beneficio.
La delibera sottolinea anche la gravità del quadro emerso: una rete di presunti rapporti tra amministratori locali e imprenditori vicini al sodalizio criminale, che avrebbe influenzato le elezioni e favorito interessi privati attraverso il metodo mafioso, fino a compromettere la legalità del sistema amministrativo locale. Proprio per queste ragioni, si legge nel documento, la vicenda ha leso il prestigio dell’ente e reso il territorio “permeabile alle infiltrazioni criminali”, richiedendo un intervento netto da parte dell’amministrazione commissariale.
A rappresentare il Comune in giudizio sarà l’avvocato Massimo Sesselego, nominato procuratore speciale per questo procedimento.
L’ex sindaco Lanfranco Principi, uno dei principali indagati, è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, turbativa d’asta e scambio elettorale politico-mafioso. Le accuse arrivano dopo l’operazione del 3 luglio 2024, che ha scosso la città e condotto alle sue dimissioni immediate. Il processo prenderà avvio nei prossimi giorni con il giudizio immediato per tutti gli imputati, come richiesto dai pubblici ministeri Luigia Spinelli e Francesco Cascini.
Il Comune, attraverso questa costituzione di parte civile, intende tutelare non solo il proprio buon nome e la regolarità istituzionale, ma anche riaffermare un chiaro segnale di legalità a una comunità profondamente colpita dagli eventi.
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