Svolta nelle indagini sul grave incidente stradale avvenuto nella notte tra il 14 e il 15 agosto lungo la provinciale che collega Terracina a San Felice Circeo. Le forze dell’ordine hanno arrestato Gioacchino Sacco, detto Jonathan, 49 anni, residente a Cassino e già noto alle forze di polizia, fortemente indiziato di essere il responsabile dell’investimento che ha causato la morte del 16enne Federico Salvagni.
Il giovane è stato travolto mentre si trovava insieme al fratello gemello e a un amico, rimasti feriti ma non in pericolo di vita. Dopo l’impatto, il conducente dell’auto si era dato alla fuga senza prestare soccorso.
Le indagini
L’arresto è stato possibile grazie alla sinergia tra Polizia di Stato di Terracina, Carabinieri, Polizia Stradale e Polizia Locale di San Felice Circeo. Decisivo il contributo dei dati del lettore targhe installato sul territorio e delle testimonianze raccolte sul posto.
Gli investigatori hanno inoltre analizzato le tracce lasciate sulla scena dell’incidente, che hanno permesso di individuare il veicolo coinvolto, fortemente danneggiato nell’impatto, e di risalire al suo proprietario.
L’uomo, dopo le formalità di rito, è stato condotto presso il carcere di Latina, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Le accuse
A suo carico è stato ipotizzato il reato di omicidio stradale aggravato dall’omissione di soccorso. Le indagini restano aperte per chiarire ulteriormente la dinamica dell’incidente e valutare eventuali altre responsabilità.
Omicidio stradale: cosa prevede la legge
Introdotto con la legge n. 41/2016, l’omicidio stradale punisce con la reclusione da 2 a 12 anni chi provoca la morte di una persona violando il Codice della Strada. La pena aumenta se il conducente si dà alla fuga o guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di stupefacenti.
L’omissione di soccorso, inoltre, è un’aggravante che può portare a pene più severe e al ritiro della patente fino a 30 anni.