La vicenda di ABC Latina, l’azienda pubblica che gestisce i rifiuti in città, sta diventando il simbolo di una politica più attenta agli scontri che alle soluzioni. Da settimane, scioperi e proteste dei lavoratori si intrecciano con accuse reciproche tra maggioranza e opposizione, mentre i cittadini assistono a un progressivo peggioramento del servizio. Una situazione che, al di là delle colpe di chi governa oggi o di chi governava ieri, dimostra un problema più profondo: la mancanza di una visione condivisa sul futuro di un servizio essenziale.
La guerra delle responsabilità
Da una parte, l’ex sindaco Coletta difende la nascita di ABC come una scelta coraggiosa, che ha portato stabilizzazione per i lavoratori e miglioramenti nella raccolta differenziata. Dall’altra, l’attuale sindaca Celentano ribatte che ci sarebbero ombre da chiarire, mentre l’opposizione la accusa di aver paralizzato l’azienda. Intanto, i dipendenti protestano, il servizio peggiora e TARI non scende.
Il rischio è che, tra una dichiarazione e l’altra, si perda di vista l’unica domanda che conta: come si fa a far funzionare ABC nel modo migliore?
Un’azienda pubblica non è un campo di battaglia
Quando si gestisce un servizio fondamentale come lo smaltimento dei rifiuti, la priorità dovrebbe essere garantire efficienza e stabilità, non alimentare la polemica. Ogni cambio di amministrazione non può significare ricominciare da zero, con nuove indagini, sospetti e blocchi. Se ci sono state irregolarità, vanno accertate, ma senza paralizzare l’azienda.
Verso un’ABC Latina che funzioni
Quello che serve oggi a Latina non è un’ennesima battaglia tra fronti opposti, ma una strategia chiara. Servono bilanci approvati in tempi certi, un piano industriale realistico e la volontà di lavorare insieme, almeno sulle grandi questioni. ABC potrebbe essere un’eccellenza, un modello da esportare, ma per farlo deve smettere di essere usata come un’arma politica. Serve una governance forte, autonoma, scelta per competenze, non per appartenenze affinché ABC Latina rappresenti un valore economico e sociale per la seconda città del Lazio; un laboratorio virtuoso da estendere, magari aprendolo ad altri Comuni della Provincia.
ABC Latina dovrebbe diventare un modello di legalità, di efficienza, di trasparenza. Ma nessun modello regge senza una base comune. E la base comune è la responsabilità. Oggi più che mai, la politica di Latina è chiamata a dimostrarla. Non servono veleni, servono risposte. Per i lavoratori e per i cittadini.
I cittadini meritano risposte, non slogan. I lavoratori meritano certezze, non strumentalizzazioni. E la politica, tutta, dovrebbe ricordarsi che su certi temi – come i servizi essenziali – l’unico interesse che conta è quello della collettività. E che un’azienda pubblica sui rifiuti è un valore, ma per farlo diventare tale serve unità d’intenti e professionalità ai massimi livelli.
Perché alla fine, quello che “puzza” davvero non sono i rifiuti lasciati per strada, ma l’incapacità di trovare un accordo per gestirli.
