La scomparsa di Papa Francesco continua a suscitare reazioni in ambito politico, non solo religioso; a intervenire è Eleonora Napolitano, capogruppo del Partito Democratico a Pomezia, che ha voluto ricordare il Pontefice come la figura “più progressista che abbia mai occupato il seggio vaticano“, sottolineando l’importanza del suo magistero in un mondo segnato da crisi e conflitti.
“Si spegne una voce autorevole contro le violenze del mondo”
“In un contesto mondiale segnato da guerre e violenze contro le fragilità, si spegne una voce autorevole che ha saputo opporsi con forza a questa deriva”, ha dichiarato Napolitano.
La consigliera dem ha poi auspicato che il futuro Conclave sappia raccogliere l’eredità di Papa Bergoglio:
“Mi auguro che le future decisioni del Conclave sappiano raccogliere e valorizzare l’eredità lasciata da Bergoglio”.
La polemica: “Il Governo usa il lutto per il Papa come pretesto politico”
Nonostante il tono di cordoglio, Eleonora Napolitano non ha risparmiato critiche all’attuale esecutivo. Nel mirino, la decisione del Governo di chiedere celebrazioni sobrie per il 25 aprile in segno di rispetto per i cinque giorni di lutto nazionale legati alla morte del Papa.

“Viviamo in uno Stato laico e non siamo residenti dello Stato Vaticano”, ha affermato la consigliera, definendo la decisione “l’ennesimo pretesto di questi neofascisti che “comandano” il Paese”.
Eleonora Napolitano: “Rispetto per la Liberazione, non per ipocrisie di governo”
Napolitano ha poi rivendicato con fermezza il significato storico del 25 aprile, giornata della Liberazione dal nazifascismo:
“Se rispetto si deve alla morte del Papa, ancor più rispetto si deve alla Memoria della Liberazione dal regime nazi-fascista di questo nostro (sciagurato) Paese“.
Appello di Eleonora Napolitano alla piazza: “Tutti in San Benedetto il 25 aprile”
Infine, la capogruppo PD ha rilanciato la partecipazione popolare alla celebrazione locale della Liberazione a Pomezia:
“Sono profondamente indignata e con ancor maggiore forza sarò in Piazza San Benedetto il 25 aprile, sperando di vederla piena di tutte e tutti gli antifascisti di Pomezia“.
Le parole di Napolitano si inseriscono nel clima teso di queste ore, segnate dal lutto per la morte del Papa e dal dibattito politico sul significato e la modalità di celebrare le ricorrenze civili in Italia, in particolare in presenza di decisioni che riguardano simboli religiosi e memorie storiche condivise.
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