Diciotto cantieri, 13 milioni di euro in interventi promossi dal Consorzio Industriale del Lazio: numeri che, in tempi di crisi, dovrebbero far ben sperare, tra cui un parcheggio a Veroli. Ma non mancano perplessità e critiche.
A sollevarle è Lorenzo Fiorini, esponente del PSI, che punta il dito contro la natura e l’effettiva utilità degli interventi, in particolare su uno: il parcheggio di scambio a Veroli, al confine tra la SP 278 e l’uscita della SR 214.
“Veroli non ha aree industriali attrezzate, non c’è alcun insediamento produttivo in quella zona – sottolinea Fiorini – eppure si è deciso di realizzare un parcheggio di scambio che non risponde a nessuna reale esigenza del territorio.”

Cantieri utili o propaganda? Il PSI: “Tutto fumo, pochi interventi strategici”
La conferenza stampa tenutasi due giorni fa, alla presenza del presidente del Consorzio Industriale e di esponenti dell’amministrazione regionale guidata da Francesco Rocca, ha snocciolato i dettagli di interventi definiti “epocali”. Ma secondo Fiorini, siamo ben lontani da opere strutturali o investimenti strategici:
“Si tratta, nella maggior parte dei casi, di lavori di messa in sicurezza della rete viaria esistente, utile certo, vista la drammatica situazione delle strade, ma nulla che giustifichi toni trionfalistici.”
Tra gli interventi citati come realmente necessari, Fiorini salva solo la sistemazione del collettore industriale Cassino – Villa Santa Lucia, un’infrastruttura da anni al centro di criticità ambientali e funzionali.
Il caso Veroli: parcheggio “di scambio”, ma per cosa?
Il nodo più controverso riguarda però Veroli. Fiorini incalza con una serie di domande rimaste – finora – senza risposta:
- Perché investire denaro pubblico in un parcheggio in una zona priva di insediamenti industriali?
- A cosa serve realmente quel parcheggio? È stato richiesto dall’amministrazione comunale?
- Chi è il proprietario dei terreni coinvolti?
“Quel parcheggio – afferma Fiorini – non è propedeutico a nulla, non è funzionale a nessuna area produttiva, non è strategico per la mobilità industriale. L’intervento appare del tutto scollegato dalle finalità del Consorzio Industriale.”
“Serve chiarezza e trasparenza su fondi pubblici e scelte territoriali”
Il rappresentante del PSI chiede maggiore trasparenza sulle motivazioni e i criteri con cui vengono scelti i progetti da finanziare: “In un momento storico in cui ogni euro di spesa pubblica deve generare sviluppo, è necessario fare luce sulle scelte che sembrano poco coerenti con le finalità dichiarate. Chi decide dove investire e perché proprio lì? I cittadini hanno diritto di sapere.”
Conclusione: la gloria è passeggera, ma gli investimenti restano
Fiorini chiude con una nota amara ma chiara: “Sic transit gloria mundi. La gloria della propaganda passerà, ma le opere resteranno. Speriamo almeno che servano a qualcuno.”