Il PD di Terracina interviene pubblicamente chiedendo la revoca immediata del bando pubblicato dalla Fondazione “Città di Terracina” per la selezione del personale. La posizione è stata sostenuta durante un sit-in organizzato dagli ex lavoratori della Fondazione, insieme ai rappresentanti sindacali della UILTUCS, dove sono stati raccolti diversi elementi di critica nei confronti della procedura selettiva in corso.
Al centro della protesta, la denuncia che i criteri previsti dal bando sarebbero tali da escludere in modo specifico proprio gli operatori che, pur avendo lavorato per anni nella struttura, avevano finora rapporti di lavoro atipici.
Secondo il Partito Democratico, questa impostazione del bando rappresenta una violazione dei principi di trasparenza e imparzialità che dovrebbero guidare ogni ente partecipato da risorse pubbliche.
Pierpaolo Chiumera, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio Comunale, e Daniele Cervelloni sottolineano che “il bando appare come una forzatura inaccettabile, un modo per aggirare la storia e la professionalità di lavoratori che da anni, pur in condizioni contrattuali precarie, hanno garantito l’operatività della Fondazione, ma limita anche la possibilità di una valutazione equa e trasparente per tutti coloro che avrebbero voluto partecipare alla selezione”.
Secondo i firmatari, la Fondazione si era già impegnata, tramite convenzione col Comune di Terracina per la gestione dei beni archeologici, a rispettare il Codice degli Appalti e delle Forniture Pubbliche e il D.Lgs. 165/2001, che regola l’accesso al pubblico impiego.
Di qui la richiesta formale di revoca indirizzata al sindaco Giannetti, cui viene anche ricordato il ruolo di controllo politico e istituzionale, dal momento che è stato coinvolto nella nomina dei vertici della Fondazione.
Il Partito Democratico ribadisce che la difesa del lavoro, delle regole e della legalità resta un dovere imprescindibile per le amministrazioni pubbliche. “Chiediamo quindi con forza la revoca immediata del bando, per fermare un danno potenziale alla spesa pubblica e per evitare un grave nocumento all’immagine della nostra città”, si legge nella nota congiunta.