La lista civica di opposizione Per Latina Duemilatrentadue ha dato voto favorevole in Consiglio Comunale al progetto ‘A Gonfie Vele’, la rimodulazione targata Ater-Comune di Latina per la riqualificazione dell’area ex ICOS.
Secondo il consigliere comunale Nazzareno Ranaldi, il voto è stato ‘un atto di responsabilità’, ma il progetto approvato rappresenta solo una tappa ridimensionata rispetto al piano originario.
“Il nostro sì nasce dalla convinzione che ogni passo verso la riqualificazione di un’area così degradata sia un beneficio per la città,” spiega Ranaldi. “È un primo passo. Ci impegneremo a vigilare affinché vengano trovati i finanziamenti mancanti per completare il progetto come promesso.”

Ranaldi sottolinea il forte ridimensionamento subito dal progetto iniziale per via delle richieste di efficientamento energetico imposte dal PNRR e dell’aumento dei costi, che ha comportato il taglio di opere strategiche: “Manca il ponte tra i quartieri Q4 e Q5 e l’housing sociale, cioè i 40 appartamenti a prezzi calmierati. La maggioranza non ha ancora chiarito ai cittadini cosa sia stato realmente finanziato.”
L’iniziativa ebbe origine, secondo Ranaldi, dalla visione dell’amministrazione Coletta, che grazie alla collaborazione con ATER, allora presieduta da Marco Fioravante, riuscì a partecipare al bando nazionale PINQUA. L’acquisto e la gestione dell’edificio ex Icos – simbolo di degrado – ha già richiesto oltre 4 milioni di euro tra acquisto, demolizione e altre spese.
Nel dettaglio, sono finanziati 16,5 milioni di euro per la riqualificazione energetica di 356 appartamenti ATER nei lotti 46 e 47, demolizione e ricostruzione dell’ex Icos (che ospiterà centro servizi con ASL, commissariato di Polizia e Bibliobar) e la realizzazione di un parco giochi. Restano invece senza fondi il sovrappasso sulla Pontina che avrebbe collegato quartieri attualmente separati e la torre residenziale con i 40 appartamenti di housing sociale.
Ranaldi lamenta la mancanza di chiarezza: “È inaccettabile che non si spieghi chiaramente ai cittadini cosa è certo e cosa no. Continueremo a vigilare e a pretendere trasparenza e onestà amministrativa, perché le opere strategiche rimaste fuori dal finanziamento avrebbero avuto un impatto decisivo sulla qualità della vita dei residenti.”