Una protesta accesa ha interessato i supermercati Eurospin del Lazio con lo sciopero dei lavoratori. I dipendenti iscritti alla Cgil hanno incrociato le braccia per un’intera giornata, denunciando “ritmi di lavoro insostenibili” e la mancata applicazione del contratto nazionale.
Sit-in e presìdi si sono svolti davanti ai punti vendita di Aprilia e Anzio, coinvolgendo commessi e addetti provenienti da oltre dieci supermercati del basso Lazio.
Le accuse del sindacato
La mobilitazione è stata promossa dalla Filcams Cgil, che denuncia gravi violazioni contrattuali e condizioni di lavoro al limite.
«Dall’inizio dell’anno – spiegano Edoardo Lisi (Filcams Cgil Roma Sud, Pomezia, Castelli) e Luca De Zolt (segretario generale Filcams Frosinone Latina) – i ritmi imposti dall’azienda sono diventati insostenibili. I lavoratori vengono spostati da un punto vendita all’altro senza rimborsi, e in molti casi vengono utilizzati ferie e permessi per coprire esigenze di produttività aziendale».
Un altro nodo riguarda gli inquadramenti contrattuali: «Nonostante le numerose sentenze vinte – continua il sindacato – l’azienda non riconosce i livelli previsti dal contratto collettivo per i commessi specializzati e i lavoratori con mansioni di regia».
L’adesione e i reparti chiusi
Lo sciopero ha coinvolto supermercati di Latina, Frosinone, Pomezia, Nettuno, Formia e Spigno Saturnia.
Secondo la Cgil, l’adesione è stata alta, tanto che diversi reparti hanno dovuto chiudere nonostante la direzione abbia impiegato capi reparto e sostituzioni straordinarie.
«Questo dimostra – sottolinea De Zolt – che la protesta è riuscita e che non possiamo accettare condizioni di lavoro dove, soprattutto nella gastronomia, le addette restano sole a gestire turni pesanti e carichi fisici eccessivi».
Le richieste dei lavoratori
Il sindacato ribadisce le priorità:
- Stop alle trasferte forzate.
- Stop all’utilizzo unilaterale di ferie e permessi.
- Stop ai turni massacranti svolti da soli.
- Riconoscimento dei livelli contrattuali previsti per legge.
«Il nostro auspicio – conclude la Filcams – è che lo sciopero apra un vero confronto con la dirigenza, che finora ha negato i problemi».

La politica prende posizione
Ad Anzio è arrivata anche la solidarietà della politica locale. Alternativa per Anzio (Apa) ha espresso sostegno ai lavoratori:
«Il settore della grande distribuzione è fondamentale per l’economia, ma non può basarsi su salari bassi e condizioni inaccettabili. Ringraziamo il sindaco Lo Fazio per la sua presenza al presidio e condanniamo la scelta del supermercato di sostituire i lavoratori in sciopero».
Apa si è detta disponibile ad affiancare i dipendenti anche in sede consiliare.
APPROFONDIMENTO – I numeri della GDO in Italia
- La grande distribuzione occupa oltre 450 mila lavoratori a livello nazionale.
- Nel Lazio, il settore dà lavoro a circa 40 mila addetti.
- Secondo la Cgil, oltre il 60% dei dipendenti denuncia turni insostenibili o inquadramenti contrattuali non rispettati.