Formia celebra la sua storia con la street art: conclusa oggi la tre giorni di murales dedicati a Cicerone, Totò, Remigio Paone e Pino Daniele
Con la realizzazione degli ultimi dettagli si è conclusa oggi la tre giorni di lavori che ha trasformato alcune zone di Formia in vere e proprie gallerie a cielo aperto. Protagonista assoluta è stata la street art a Formia, con quattro murales che raccontano, con tratti di colore e passione, l’identità profonda della città.
L’iniziativa, dal titolo “Formia tra passato e futuro”, è promossa dal Consorzio Le Due Torri, finanziata dalla Regione Lazio e realizzata in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e Cat Confcommercio. L’obiettivo: riqualificare il tessuto urbano attraverso l’arte pubblica e celebrare alcune delle figure più rappresentative legate alla città.

I murales, distribuiti in punti simbolici del territorio, sono dedicati a:
- Marco Tullio Cicerone, l’oratore romano che visse e fu ucciso nella sua villa formiana, raffigurato da Margherita Marchioni e Luca Baseggio nel borgo di Castellone;
- Totò, che a Formia scrisse “Malafemmena”, omaggiato da Gabriele Quarta nella Darsena sotto il ponte Tallini;
- Remigio Paone, illustre uomo di teatro, rappresentato da Pasqualino Vezza nella Villa Comunale;
- Pino Daniele, che in questa città visse e compose, celebrato con un’opera di Filomena Vezza nei pressi del Liceo Classico.
Un progetto di rigenerazione urbana a vocazione turistica che ha unito artisti, cittadini e istituzioni in un’operazione culturale dal forte impatto visivo ed emotivo. “Questa è una città che cresce anche attraverso l’arte,” ha dichiarato il sindaco Gianluca Taddeo, “e questi murales saranno motivo di orgoglio per tutta la comunità.”
Soddisfatta anche la presidente del Consorzio Le Due Torri, Francesca Capolino: “È un investimento sul futuro di Formia, che diventa più bella, viva e culturalmente attrattiva.”
Con la conclusione dei lavori, Formia si conferma laboratorio creativo a cielo aperto, dove la street art non solo decora, ma racconta e tramanda. Un esempio concreto di come memoria e innovazione possano camminare insieme.
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