Nel pomeriggio di oggi, 8 maggio, Rocca di Papa ospiterà un’assemblea pubblica aperta a tutti i cittadini, per discutere del controverso taglio del bosco ceduo all’interno del Parco Regionale dei Castelli Romani.
L’incontro, organizzato dal Comitato Protezione Boschi dei Colli Albani, si svolgerà presso il Centro Anziani, a partire dalle ore 17:30. Un’occasione di confronto pubblico, partecipato, trasversale: non ci saranno passerelle politiche, ma la voce di chi il territorio lo vive ogni giorno.
Un taglio che preoccupa cittadini e scienziati
Il taglio del bosco ceduo è una pratica storica ma oggi radicalmente trasformata in un sistema intensivo e industriale, lontano dalle antiche tradizioni. Ruspe, motoseghe, tir: il paesaggio muta rapidamente, lasciando dietro di sé piste forestali scavate nella terra, vere e proprie cicatrici che feriscono l’ambiente e mettono a rischio la biodiversità.

I numeri della distruzione
Secondo le stime che saranno presentate durante l’assemblea, il 95% del bosco è soggetto a taglio, con una media di 1.000 alberi per ettaro ridotta a 50 piante superstiti, spesso lasciate solo per dare l’illusione di un bosco ancora integro. Dati che verranno illustrati nel dettaglio da esperti forestali e attivisti ambientali, con il supporto della scienza moderna, la quale oggi tende a promuovere modelli di gestione orientati alla conservazione, non allo sfruttamento.
Controlli insufficienti e autorizzazioni troppo facili
Un altro allarme lanciato dal Comitato riguarda la mancanza di controlli. I nulla osta vengono firmati come se fossero atti burocratici di routine, mentre il personale destinato alla vigilanza è praticamente assente.
Le ditte forestali, di fatto, si muovono con mano libera, autoattribuendosi il ruolo di “manutentori” della natura, ma agendo in nome del solo profitto.
Una denuncia collettiva e un appello al territorio
L’assemblea sarà anche l’occasione per rivolgere un appello urgente a associazioni sportive, guide escursionistiche, ristoratori, operatori turistici e semplici cittadini. Dove siete mentre il vostro patrimonio naturale viene sfigurato? Come si potranno ancora organizzare escursioni, sagre, attività all’aperto, in un territorio ridotto a deserto lunare?
Non è tradizione, è devastazione
Il messaggio lanciato è chiaro: “Non è un errore, è un sistema perfetto”. Un modello di gestione che distrugge, incassa, e si sposta, lasciando dietro solo suolo eroso e silenzi. Mentre si celebra il quarantennale del Parco dei Castelli Romani, la sua essenza – i boschi – viene erosa pezzo dopo pezzo, al ritmo delle motoseghe.
Il futuro si difende oggi
“Chi parteciperà all’assemblea di oggi non lo farà solo per difendere qualche albero, ma per salvare un’intera visione di futuro. Un futuro in cui l’ambiente non sia merce, ma bene comune” Precisa il Comitato Protezione Boschi dei Colli Albani.
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