L’estate 2025 si apre con una nuova stangata sui trasporti per milioni di italiani.
Secondo l’ultimo rapporto dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, i rincari sui trasporti stanno influenzando in modo diretto le abitudini di viaggio, costringendo molte famiglie a ridurre la durata delle vacanze o a rinunciarvi del tutto. La fotografia è chiara: solo il 43,2% degli italiani andrà in vacanza, ma per molti la vacanza si fa breve, più contenuta e, soprattutto, più cara. E tra questi, più della metà (il 54%) sceglierà un soggiorno ridotto, di 3-5 giorni, spesso ospitato da amici o parenti.
Una decisione influenzata non solo dalla situazione economica generale, ma anche dai rincari dei trasporti, che colpiscono in particolare voli e treni. Lo conferma l’indagine condotta dalla Federconsumatori, che ha monitorato i prezzi delle principali tratte durante le settimane centrali di agosto.
I voli internazionali aumentano fino al 18%
Tra le voci più salate, quella dei voli internazionali. Un biglietto aereo in classe economy, andata e ritorno, costa in media il 14% in più rispetto all’estate 2024, con punte del +18% sulla tratta Roma-Atene. Per i voli nazionali, l’aumento si attesta intorno al +13%, ma raggiunge picchi del +17% da Milano a Palermo e del +16% da Milano a Olbia.
Federconsumatori denuncia il ricorso sempre più diffuso da parte delle compagnie aeree a strategie di pricing dinamiche, che variano i prezzi in base alla domanda e alla disponibilità, spesso con criteri poco trasparenti. «È inaccettabile – si legge nel report – che si scarichino sui passeggeri i costi delle normative ambientali e dell’aumento dei costi operativi».
Treni più cari, ma i servizi restano carenti
Anche i viaggi in treno segnano aumenti importanti. Il costo medio di un biglietto andata e ritorno in classe economica per una persona sale del +10%. Particolarmente penalizzate alcune tratte del Sud: Milano-Lecce registra un aumento del +18%, mentre Roma-Salerno segna un +16%.
Federconsumatori sottolinea come questi rincari non corrispondano a un miglioramento della qualità del servizio, anzi: aumentano i disagi, i ritardi e i disservizi, su cui l’associazione ha già chiesto chiarimenti ufficiali al Ministero dei Trasporti.
Traghetti: aumenti contenuti ma differenze marcate
Più contenuti gli aumenti sui traghetti, dopo gli scossoni degli ultimi anni. In media, il rincaro per un viaggio andata e ritorno verso Sicilia e Sardegna è del +5%, considerando due adulti, un ragazzo e l’imbarco dell’auto. Tuttavia, la situazione varia molto: si registrano forti aumenti sulle da Piombino e da Civitavecchia in direzione di Olbia, su altre tratte si registrano importanti cali di anche il 17%.