Il prossimo 26 Agosto, nel 219° anniversario del patrocinio della Madonna delle Grazie, si svolgerà la proclamazione da parte del Vescovo Mons. Stefano Russo della città di Velletri a “Civitas Mariae”.
Si tratta di un momento solenne che scriverà una ulteriore pagina della storia del culto e della devozione della popolazione veliterna alla Vergine SS.ma.
Atto fortemente voluto dal Sindaco Ascanio Cascella, con la ferma volontà di riaccendere le luci su questo capitolo di storia locale che pone la città tra quelle in Italia che possono vantare una singolare tradizione legata al culto e alla devozione alla Madonna.
Martedì è prevista una processione straordinaria della Sacra Immagine della Madonna delle Grazie che muoverà dalla Cattedrale alle ore 17.00 per giungere al palazzo comunale dove il Vescovo Mons. Stefano Russo pronuncerà la proclamazione.
E’ prevista una commemorazione all’aperto con lo svolgimento di un consiglio comunale straordinario. La Sacra Immagine della Madonna delle Grazie sarà poi portata nella Sala delle Lapidi del Palazzo Comunale dove sarà scoperta una epigrafe commemorativa dell’evento che andrà ad aggiungersi a quella scoperta nel 2006 per il bicentenario del patrocinio della Madonna su Velletri, dall’allora sindaco Bruno Cesaroni.
Al rientro della Madonna in cattedrale, prevista intorno alle 21, ci sarà la celebrazione della Santa Messa da parte del Vescovo e la reposizione della Sacra Immagine nella sua cappella.
Un evento che porta Velletri ad annoverarsi tra le città riconosciute come Civitas Mariae tra le quali Matera, proclamata nel 1954, Capurso, divenuta “Civitas Mariae” nel 2014, Molfetta, che ha ricevuto il riconoscimento papale nel 2021.
Ma la proclamazione della città di Velletri a Civitas Mariae è anche oggetto di alcune polemiche per via dei costi che l’amministrazione comunale ha sostenuto per l’evento, pari a 105 mila euro e per il cambio del nome di una via storica della città.
Via Metabo, infatti diventerà via Mariae e tutti i residenti e le attività commerciali dovranno adeguare i documenti con la nuova toponomastica.
Un cambio di nome della strada che è stata decisa all’unanimità dalla giunta ma che sembra non essere stata discussa nell’apposita commissione consiliare e neanche ratificata dal Consiglio Comunale.