“Sono oramai trascorsi 5 mesi dal congresso cittadino in cui si elesse la segreteria politica ed il direttivo di Forza Italia a Velletri.” Così inizia la nota della direzione politica di Forza Italia che da il mandato al Segretario Salvatore Ladaga di esigere risposte dal sindaco e dalla maggioranza dopo 5 mesi di stallo, sulle richiesta avanzate dagli azzurri e da ormai oltre 3 mesi dalle dimissioni di Servadio che di fatto hanno liberato una casella tra gli assessorati che i forzisti rivendicano.
Il documento della direzione ripercorre anche la genesi della mozione unitaria che portò alla elezione di Ladaga a Segretario del Partito. “Una elezione che avvenne attraverso la presentazione di una sola mozione congressuale e che fu votata alla unanimità. Con essa, e non casualmente, furono sollevate anche alcune criticità e richieste alla maggioranza che sostiene l’attuale Amministrazione Comunale. Una mancanza di confronto, resa ancora più impellente e necessaria dalle sopravvenute dimissioni di un Assessore comunale (Fausto Servadio) a cui furono state assegnate delle deleghe molto delicate ed importanti per la nostra città.
Dimissioni a cui – per altro – hanno poi fatto seguito anche quelle del suo partito, ovvero di una componente della stessa maggioranza.” Dice ancora il documento che stigmatizza anche alcuni comportamenti da parte della maggioranza.
“Una mancanza di confronto, caratterizzatasi da un rincorrersi di appuntamenti fissati e disdetti, denotano purtroppo uno stato di preoccupante confusione e di approssimazione.
Una sorta di “vorrei ma non posso” che riteniamo poco confacente ai ruoli rivestiti e alle responsabilità che ne conseguono.” E non manca un passaggio sulla nomina fatta da Cascella a Salvatore Ladaga all’insaputa dello stesso.
“Dopo aver già pubblicamente criticato i modi in cui c’era stato assegnato un ruolo di governo cittadino senza che questo fosse stato preventivamente discusso ed accettato, e per questo rifiutato a priori, siamo tornati più volte a sollecitare un confronto politico con la maggiorana che sostiene l’attuale amministrazione comunale, unitamente ad un’analisi del lavoro sino a qui svolto, essendo ormai prossimi alla metà del mandato elettorale.” E poi il sollecito al segretario ma anche la ferma volontà di ottenere risposte.
“Il partito di Forza Italia di Velletri, ancora una volta, fa preghiera al Segretario Politico di formalizzare le nostre preoccupazioni ed il disagio che ne consegue, assumendo tutte le iniziative necessarie affinché si possano infine conoscere le decisioni in merito ai problemi che furono sollevati proprio attraverso la suddetta mozione congressuale e alle perplessità più volte espresse nei mesi successivi, anche attraverso dei veri e propri comunicati di stampa.” Per la direzione politica di Forza Italia è fondamentale verificare se vale la pena ancora dare un contributo fattivo.
“La nostra richiesta è dunque quella di verificare se vi sono ancora le condizioni per poter dare “fattivamente” un nostro contributo alla città di Velletri, realizzando concretamente il programma elettorale che fu proposto ai cittadini e su cui vi è in calce anche la firma del nostro partito.“
Rivendicazioni legittime visto anche quanto accade in città. Da qui la necessità di un confronto, anche serrato, ma necessario come sottolinea lo stesso portavoce Lamberto Trivelloni “Che cos’è la Politica senza il confronto? Forza Italia ha posto legittimamente dei problemi e la necessità di aprire un tavolo su cui discuterne. Non è certamente un obbligo, ma una opportunità. E forse l’unico modo per proseguire insieme un percorso condiviso, partecipato e utile. Nel solo e totale interesse della Città di Velletri e dei suoi cittadini. Non ci interessa niente di più e di diverso”. Ha sdetto Trivelloni.
Certo appare strano che a distanza di cinque mesi non si sia trovato lo spazio per aprire una riflessione interna alla maggioranza, volta anche ad una verifica interna, soprattutto anche alla luce della rottura del patto elettorale con Servadio, ma soprattutto visto anche i problemi presenti in città: dai parcheggi, la viabilità impazzita, le proteste dei commercianti, i lavori pubblici nell’occhio del mirino.






