Botta e risposta tra l’Amministrazione del Comune di Cori che replica alle recenti prese di posizione della consigliera Germana Silvi sulla vicenda di villa Dallas, un immobile di proprietà del marito della Presidente del Consiglio Comunale, su cui graverebbe una richiesta di demolizione.
L’amministrazione ha risposto alla Silvi, sottolineando di agire nella piena legalità e trasparenza. La consigliera aveva sollevato critiche tramite articoli, post e una nota contenente una interpellanza e una richiesta di accesso agli atti, riferendosi a procedimenti giudiziari in corso, tra cui un giudizio del Tar e un provvedimento penale non definitivo.
In merito al giudizio pendente presso il Tar di Latina, il Comune chiarisce che il tribunale ha richiesto alle parti ulteriore documentazione, tra cui aspetti penali della vicenda, una relazione comunale e quella del consulente del Pubblico Ministero.
L’Amministrazione specifica che la documentazione relativa agli aspetti penali fa parte di un fascicolo giudiziario ancora pendente e pertanto non disponibile all’ufficio tecnico, mentre la relazione del consulente tecnico della Procura è già stata trasmessa al Comune ma non è rilasciabile prima della conclusione del giudizio. La relazione comunale, invece, sarà depositata entro i termini previsti.
La replica sottolinea che al termine dei procedimenti, sarà possibile per gli interessati accedere agli atti presso il Tar o l’ufficio tecnico comunale.
Secondo l’Amministrazione, quanto richiesto dalla consigliera Silvi non riguarda l’attività amministrativa ma rappresenta “un atto di propaganda politica” finalizzato ad alimentare il dibattito pubblico su vicende non ancora definite dai tribunali.
L’Amministrazione ribadisce che la sentenza penale richiamata è solo di primo grado e che «la Costituzione italiana presuppone l’innocenza fino al terzo grado di giudizio».
E non manca una frecciatina ad alcuni esponenti di FDI finiti nelle mire della Magistratura. “Sarebbe molto facile rammentare alla Silvi che il suo stesso partito mantiene al governo persone con condanne di primo grado attinenti non alla sfera privata familiare o reati edilizi, ma a reati ben più gravi comprese truffe nei confronti dello Stato.” Si legge nella nota dell’amministrazione comunale di Cori.
Si sottolinea inoltre che eventuali acquisizioni e demolizioni di beni immobili sono possibili solo alla conclusione definitiva dei procedimenti, in coerenza con le leggi vigenti e non per favoritismi.
Infine, il comunicato evidenzia come la stessa Silvi e altri consiglieri di minoranza abbiano espresso fiducia alla presidente del consiglio Tebaldi nel 2022, quando le vicende giudiziarie erano già note, e si chiede perché oggi venga sollevata nuovamente “la questione morale”.
Secondo l’Amministrazione, non vi sono cambiamenti di sostanza rispetto al passato ma solo nuove strategie della minoranza, giudicate come strumentali e orientate al consenso.
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