Sono state rese le motivazioni della sentenza della Corte di Appello sulle condanne a 28 anni per Gabriele ed ergastolo per Marco Bianchi per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte.
Una decisione che aveva già lasciato qualche perplessità al suo annuncio, perplessità che sono state confermate adesso nella lettura delle motivazioni.
Le motivazioni e le perplessità
Le perplessità sono relative in ordine agli anni inflitti dalla Corte e sia in ordine ai criteri che hanno giustificato le attenuanti generiche.
E’ quanto emerge dalla lettura dell’atto, per il quale non sarebbero stati adeguatamente motivati i 28 anni dati a Gabriele Bianchi, in quanto, se fossero state valutate le attenuanti generiche, la Corte avrebbe dovuto comminare 24 anni di reclusione.
Diversamente senza attenuanti non ci sarebbe distinzione, nell’attribuzione delle responsabilità tra Gabriele e Marco Bianchi e dunque, Gabriele Bianchi doveva essere condannato all’ergastolo.
Quanto meno, l’assenza di chiarezza sulla motivazione delle attenuanti generiche, per la quale a Gabriele Bianchi sono stati inflitti 28 anni di reclusione, porterà ad una duplice presa di posizione e ad un ulteriore ricorso in Cassazione.
A presentarlo sarà sicuramente la Procura Generale che insiste sulla corresponsabilità dei fratelli Bianchi nell’omicidio del giovane Willy Monteiro Duarte, reiterando la richiesta dell’ergastolo.
Anche la difesa di Gabriele Bianchi però potrebbe presentare ricorso per chiedere il riconoscimento delle attenuanti generiche per abbassare la pena a 24 anni di reclusione.
La parola fine sulla morte di Willy sembra non essere destinata ad essere scritta. Almeno per ora.

Le dichiarazioni dell’avvocato Domenico Marzi
Ad esprimere un parere su questo dispositivo di sentenza è l’avvocato Domenico Marzi, difensore della famiglia di Willy Monteiro Duarte.
“Sono soddisfatto per i tempi che complessivamente sono stati abbastanza brevi per giungere all’affermazione delle responsabilità.” Ha esordito l’avvocato Marzi che ha aggiunto:
“In particolar modo ricordo la sentenza della Corte di Assise di Frosinone che è stata rigorosissima nel sottolineare la straordinaria violenza posta in essere da queste persone sciagurate, verso un ragazzo inerme e debbo dire che non ho apprezzato la Corte di Assise di Appello che ha concesso quelle attenuanti generiche a mio avviso inconcepibili.” Ha sottolineato l’avvocato difensore della famiglia di Willy.
“La Procura Generale ha provveduto ad impugnare e siamo tornati in Corte di Assise di Appello, altra sezione. Comunque la morale è una: sono stati atti orribili, ingiustificabili e giustamente tutte le sentenze, che sono state sentenze di condanna, hanno sottolineato la violenza straordinaria di questi episodi“, ha aggiunto Marzi che ha concluso affermando, comunque soddisfazione per come la Giustizia abbia fatto il suo corso.
“Sono soddisfatto di come la Giustizia italiana abbia sottolineato gli aspetti grotteschi della vita di alcune persone che evidentemente non sanno rispettare la vita degli altri “. È l’amaro e severo commento dell’avvocato Domenico Marzi.
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