Che non sarebbe stato un consiglio comunale per così dire tranquillo lo si sapeva già, visto quanto sta accedendo in città in queste ore sul fronte della politica locale. Ma di certo che si arrivasse quasi alla rissa non lo si poteva mettere in conto.
E’ stata una giornata di superlavoro per il Presidente Tagliaferri che ha dovuto faticare le proverbiali sette camicie per tenere calmi gli animi.

Già nella prima parte del consiglio dedicato ai pendolari c’è stato il primo scontro verbale tra Pasquale Cirillo e l’amministrazione comunale.

“Sono molto deluso. Credevo che almeno l’assessore regionale ai trasporti Fabrizio Ghera fosse presente per relazionarci su quello che questo governo sta facendo da due anni e cosa vuole fare da adesso a fine legislatura. Ci vuole rispetto per le persone, per i cittadini che subiscono i disagi di questo sistema ferroviario. In questi ultimi due anni e mezzo non ho mai vissuto l’inferno che i pendolari vivono ogni giorno. Siamo danneggiati da un sistema ferroviario indecente.“

Anche Anselmo Pizzutelli si è espresso in tale senso “Abbiamo un problema di rappresentanza. Dove sono le istituzioni che invece hanno partecipato attivamente al consiglio comunale sull’Alta Velocità? Mi dispiace anche che sia assente il presidente della Provincia così come il sindaco di Cassino. I consiglieri sanno bene che l’emendamento dei 3 milioni di euro non esistono perché è stato cassato dalla finanziaria. Questi problemi riguardano i pendolari che escono all’alba e rientrano a sera. Come viene monitorato il servizio? la sua qualità? Chiedo a lei sindaco di avere i report per vedere quanti treni arrivano puntuali, della pulizia, del riscaldamento.”

Per Vincenzo Iacovissi (Psi) che ha fatto notare che il problema dei pendolari non interessa proprio a nessuno. “Ce la cantiamo da soli” ha detto evidenziando poi che dal 12 luglio al 12 settembre la tratta verrà interrotta nuovamente per lavori generando ulteriori disagi a chi quotidianamente raggiunge Roma per motivi di lavoro.
A rispondere a Cirillo è stata Campagiorni “Ricordo che il primo firmatario della richiesta di convocazione del consiglio comunale sui disagi dei pendolari è Pasquale Cirillo che fa parte di un partito che presiede la commissione trasporti regionali, quindi poteva invitare il suo rappresentante direttamente lui“. Ma Cirillo ha replicato prima di abbandonare l’aula: “So benissimo che in Regione Lazio Forza Italia e Fratelli d‘Italia governano insieme. Non capisco perché qui al Comune di Frosinone invece Fratelli d’Italia governa insieme a qualche lista di sinistra” Scatenando così la prima bagarre.
Ad animare successivamente gli animi lo scontro, ormai quasi una consuetudine, tra Anselmo Pizzutelli e il sindaco Mastrangeli “Nell’ultimo consiglio ci ha detto che sarà un’area da vivere sempre. Oggi ci dice che la stazione chiuderà alle 23 ” ha detto Pizzutelli al primo cittadino che ha risposto: “Lei si inventa sempre una marea di stupidaggini. Mi fa dire sempre cose che non ho detto. La stazione, una volta terminati i lavori, sarà aperta 24 ore su 24. A questo punto penso che abbia delle scarse capacità di comprendere“. Dura la reazione da parte del consigliere Pizzutelli: “Non si deve permettere di offendere. Qui c’è qualcun altro che si è fatto certificare di essere capace di intendere e volere.” ha replicato Pizzutelli mentre per il presidente Tagliaferri è toccato intervenire per riportare la calma in aula.
Ma il bello, per così dire, doveva ancora venire. Durante l’intervento sui problemi dei pendolari Domenico Marzi è intervenuto affermando “Non dobbiamo parlare di fazioni, noto polemiche eccessive. Io sosterrò sempre azioni che portino un beneficio alla città. Noi siamo stati eletti dai cittadini e li dobbiamo rappresentare al meglio. Non serve una contrapposizione o il vilipendio. Proprio perché sono autonomo sarò al suo fianco non per sostenerla pensando di sottrarle ambizioni o sottrarre ambizioni ad altri, ma perchè lei rappresenta la città e sa avrà bisogno di un voto per non cadere, lei lo avrà da me e dal mio gruppo.”
“Propongo per alcuni obiettivi un impegno. Per esempio l’ascensore inclinato dal 2022 ad oggi non si è concretizzato, credo nella sua buona fede, mi dia il compito di seguirlo ed in un anno lo faremo attivare. Dopodiché potrò anche dimettermi e lasciare spazio a chi vuole partecipare. La mia storia parla per me se volevo essere organico ad un partito ed essere ossequioso non avrei avuto problemi. Non sarà certo un qualunque che ha cambiato sette casacce a dovermi dire o a dovermi giudicare.” ha aggiunto Marzi
Mentre interveniva il consigliere Bortone, però, si è sviluppato un alterco tra Angelo Pizzutelli che ha richiamato Marzi, il quale ha risposto per le rime, tanto da alzare la voce ed alzarsi in piedi in maniera alterata. Uno screzio dovuto probabilmente a ruggini del passato interno al PD.
Il Sindaco ha apprezzato le parole di Marzi, riconoscendo “Onestà intellettuale che la caratterizza da sempre, ne sono onorato.” Per poi aggiungere successivamente “Il nostro programma è stato depositato, se nel corso di questa esperienza politica ci sono consiglieri che condividono quel programma dando anche degli indirizzi e nuovi obiettivi non ci vedo nulla di strano” Ha concluso Mastrangeli dando così l’avvio al governo Marzi Mastrangeli, un governo programmatico, ma che intanto salva il sindaco dalle forche caudine.
Per la cronaca il Sindaco in chiusura di seduta ha poi chiesto scusa ad Anselmo Pizzutelli ribadendo però di non apprezzare quando vengono fraintese o strumentalizzate le sue affermazioni.