Frosinone ha già superato, in neanche tre mesi, il limite massino d’inquinamento atmosferico previsto. Il traffico è sempre caotico, soprattutto allo scalo, nessuna soluzione sembra prendere piede e neanche di fronte al voto unanime del consiglio comunale, il sindaco Mastrangeli pensa di trovare qualche soluzione, innamorato della grande piazza per la quale ha chiesto e preso, pure, i voti.
Se tutto dovesse restare così il traffico non diminuirà ed anzi anche altre zone saranno’ impattate, come corso Lazio.
I cittadini lo sanno e si stanno organizzando per costituire un comitato, un altro, in zona scalo. Ad animarlo è Fabio Gerli che oltre a sottoporre i problemi di vivibilità, lancia l’idea di una galleria sotto piazzale Kambo. Una idea non di semplice soluzione ma neanche di impossibile attuazione.

Proprio a Gerli abbiamo chiesto quale sono le intenzioni del nuovo comitato cittadino che si sta organizzando in corso Lazio.
La viabilità allo scalo sembra non trovare nessuna soluzione. Come vivete questa condizione?
Negli ultimi mesi, la viabilità, specie dell’intero quartiere scalo, è stata significativamente rivoluzionata per la realizzazione delle piste ciclabili, modifiche ai sensi di marcia e per le chiusure di alcune strade. – dice Gerli – Stiamo seguendo con grande interesse l’evolversi dell’ter tecnico amministrativo relativo alla pedonalizzazione di Piazza Kambo.
Riteniamo di grande importanza strategica la riqualificazione della stazione ferroviaria di Frosinone anche in termini di sviluppo economico e quindi ci riteniamo completamente favorevoli al restyling della zona scalo. Tuttavia riteniamo opportuno rivedere la decisione della pedonalizzazione di quell’area.
Non pensate che una grande area pedonale possa essere utile ai cittadini?
La stazione ferroviaria rappresenta il biglietto da visita per quanti arrivano a Frosinone e realizzare una riqualificazione è importantissimo al pari di tutto il contesto limitrofo.
La piazza così come è concepita si innesterebbe con quella della Sacra Famiglia e con quella degli ex giardinetti. Una vastissima area pavimentata che ci auguriamo non divenga una cattedrale nel deserto.
C’è il rischio che senza servizi, senza alberature, un quanto mai indispensabile impianto di videosorveglianza ed un adeguato controllo, la zona possa divenire luogo di spaccio e delinquenza incontrollata e di fatto non fruibile alla cittadinanza. Su questa tematica serve maggiore chiarezza.
Le proposte dei comitati e quelle presentate in consiglio comunale possono essere realmente utili?
Certo che si. Con l’abolizione dei Consigli di Circoscrizione, i comitati civici rivestono una importante ruolo e ritengo auspicabile l’ascolto da parte delle istituzioni delle istanze provenienti dai comitati ma anche qui, vedo poco spirito costruttivo e collaborativo da parte di tutte le componenti. Forse è il momento di svestire i panni dei tifosi e guardare tutti verso un’unica direzione: la crescita e la migliore vivibilità della città capoluogo.
Il traffico con i lavori si riverserà su corso Lazio per questo avete deciso di costituire un comitato, cosa vi preoccupa?
Stimolati da molti concittadini del quartiere, stiamo pensando concretamente di ricostituire un comitato civico con l’intento di salvaguardare la salute di una parte di città che conta circa 5 mila abitanti al fine di sensibilizzare l’Amministrazione a rivedere alcune scelte che di fatto impatteranno negativamente sulla vivibilità del quartiere.
C’è preoccupazione in quanto con la decisione di pedonalizzare definitivamente Piazza Kambo, ci sarà un conseguente appesantimento del traffico della parte ovest della città.
Via Pierluigi da Palestrina, Via Carlo Conti, Via Licinio Refice, Corso Lazio verranno congestionate dal traffico, in previsione anche della realizzazione del plesso commerciale nell’area ex Permaflex.
Siamo convinti che Frosinone abbia bisogno di più strade per consentire il deflusso e non la chiusura o il restringimento delle carreggiate come sta avvenendo in questi mesi.
Viabilità a Frosinone è sinonimo di vivibilità. Più il traffico è scorrevole e minore è l’emissione di gas inquinanti, migliore è l’aria che respiriamo.
Con la chiusura di Piazza della Sacra Famiglia e di Piazza Kambo siamo tornati al traffico degli anni 80 quando erano attivi i passaggi a livello. Siamo andati a ritroso indiscutibilmente.
Oggi, da Via Aldo Moro alle 16:30, per percorrere qualche km di strade e raggiungere Via Verdi, ho impiegato esattamente mezzora, assurdo.
Via Marittima e Via Puccini non ce la fanno a smaltire il traffico veicolare per il numero di utenti che devono raggiungere quotidianamente la parte ovest della città.
La nostra non vuole essere assolutamente una contrapposizione ideologica e tantomeno politica, semplicemente non ci troviamo in accordo con alcune decisioni assunte e siamo preoccupati.
Cosa pensate del Sindaco che continua a ripetere che allo Scalo va bene il progetto che ha presentato l’amministrazione comunale?
Conosco il Sindaco Mastrangeli da molto tempo e con lui, in passato ho anche condiviso esperienze e percorsi insieme e ben conosco le sue virtù, la sua esperienza ed è per questo che confido in una sua apertura verso quelle istanze che provengono dalla cittadinanza.
Cosa chiedete alla politica, a chi amministra Frosinone?
Un confronto dialettico continuo. Chiudersi a riccio in questa fase non porta a niente.
Per la viabilità dello scalo bisogna mettere in campo tutte le forze e le proposte per cercare di migliorare gli attuali progetti che probabilmente non hanno tenuto conto appieno di tante esigenze dei commercianti, dei tanti pendolari e residenti che quotidianamente transitano in quella zona.
Se doveste fare un appello cosa vorreste dire?
Se non si dovessero registrare modifiche progettuali che consentano il transito veicolare almeno in un senso di piazzale Kambo, riteniamo opportuno iniziare a pensare alla realizzazione di un sottopasso veicolare sotto la piazza. Da Piazza Kambo a piastra Kambo.
Anzi ci meravigliamo che con le opportunità del PNRR e con l’accordo intercorso con Demanio e Ferrovie dello Stato non si sia pensato in via preliminare a questa soluzione.
Bisogna promuovere subito lo studio di fattibilità, la progettazione e successivamente il reperimento di risorse (anche eventualmente di progetti di finanza privata) per eliminare quella che riteniamo essere una importante criticità per il quartiere e di riflesso per l’intera città.