La UGL Salute di Frosinone lancia da anni un grido d’allarme sulla sicurezza dei lavoratori nella sanità, rimasto inascoltato. Dal 2021, tramite nota prot. 159.US.21, il sindacato ha segnalato alla Direzione strategica dell’ASL una situazione sempre più critica: furti, scassi e aggressioni ai danni del personale sanitario, oltre al crescente degrado nei pressi delle strutture ospedaliere.
Nonostante i ripetuti solleciti, nessun intervento concreto è stato adottato, trasformando i presidi sanitari in luoghi insicuri e potenzialmente pericolosi.
Dal 2021 a oggi: richieste ignorate dalla Direzione ASL
Le richieste avanzate dalla UGL Salute erano chiare e circostanziate. Tra queste:

- Chiusura notturna di tutti gli accessi secondari, mantenendo operativo solo il pronto soccorso e l’ingresso principale, sorvegliato.
- Attivazione di una vigilanza attiva h24.
- Realizzazione di parcheggi riservati agli operatori sanitari con accesso tramite badge.
- Installazione di sistemi di videosorveglianza.
Queste misure, fondamentali per garantire la sicurezza degli operatori, sono rimaste sulla carta, senza alcun riscontro da parte dei vertici ASL, nonostante le reiterate segnalazioni dal 2022 al 2024.
Rosa Roccatani (UGL): “Ospedali rifugio di malviventi e tossicodipendenti”
Rosa Roccatani, segretaria della UGL Salute Frosinone, ha espresso una dura condanna verso l’immobilismo delle istituzioni:
“Le strutture sanitarie sono diventate rifugi per malviventi, tossicodipendenti e spacciatori. Ogni giorno si registrano auto saccheggiate, aggressioni e scassi.”
Secondo Roccatani, la mancata tutela della sicurezza sta contribuendo alla creazione di una vera e propria emergenza sociale, che mette a rischio non solo il personale ma anche l’intera utenza.
Sindacati uniti per la sicurezza
Nonostante il lungo silenzio istituzionale, qualcosa sembra muoversi. “Apprendo con soddisfazione che anche altre sigle sindacali hanno preso coscienza della drammatica situazione”, afferma Roccatani, auspicando un fronte compatto per ottenere risposte concrete.
“Come dice il vecchio detto, uniti si vince.”
Un problema non più rinviabile
La questione della sicurezza dei lavoratori della sanità pubblica non può più essere ignorata. Le segnalazioni, i fatti concreti e le condizioni di degrado in cui operano medici, infermieri e operatori sanitari impongono azioni urgenti e impegni vincolanti da parte delle amministrazioni responsabili